Viviamo in un paese di non – lettori. Che in Italia si leggano pochissimi libri e giornali è noto da tempo. Negli ultimi giorni, tuttavia, abbiamo scoperto di essere assai carenti anche nella lettura di documenti, testi di legge, relazioni tecniche, eccetera. E lo abbiamo scoperto grazie allo scontro all’ultimo sangue tra il governo e il presidente dell’Inps. Scintilla scatenante l’ormai famosa relazione tecnica con cui l’istituto guidato da Tito Boeri calcola gli effetti del decreto dignità sul mercato del lavoro. Effetti, si può dire, del tutto opposti a quelli che il titolare del Lavoro, Luigi Di Maio, intende ottenere appunto attraverso il decreto, e calcolati dall’Inps in 8 mila posti di lavoro in meno all’anno, per il prossimo decennio. Previsione, aggiunge il presidente dell’Inps, probabilmente ottimistica.
Di Maio ha reagito con veemenza, denunciando una congiura contro il governo, un tranello, un bastone messo tra le ruote dell’esecutivo giallo verde; Boeri però, audito in Parlamento, non solo ha confermato tutto, ma ha rivelato che la relazione ‘’incriminata’’ era stata inviata per tempo, e peraltro su richiesta esplicita proprio del Lavoro, agli uffici del ministro. A Di Maio sarebbe dunque bastato leggerla, o almeno scorrerla, come ha perfidamente osservato Boeri in Parlamento, per essere informato per tempo e caso mai correggere il tiro.
Nella casistica di non-lettori si può collocare anche lo stupore irritato dei sindacati per la reintroduzione dei voucher decisa dal governo. L’intenzione di riportare in vita i vituperati ‘’buoni lavoro’’, sia pure limitatamente ad alcuni settori, era stata infatti messa nero su bianco, con estrema chiarezza, fin dal Contratto di Governo sottoscritto da Lega e M5S e reso pubblico il 18 maggio scorso.
Così come si può categorizzare nello stesso modo la guerra scatenata all’interno della maggioranza a proposito delle nomine dei nuovi vertici di Cassa depositi e prestiti: che qualcuno vorrebbe forse trasformare in una sorta di nuova Iri, ignorando, probabilmente, il rigido regolamento che ne delimita le funzioni e soprattutto la delicatezza con cui dovrebbe essere trattata la sorte di un ente che non solo gestisce il risparmio postale degli italiani ( 320 miliardi di euro, di cui 212 miliardi in Buoni e 109 miliardi depositati sui libretti postali), ma che è anche strettamente interconnesso con tutti i dossier economici di maggior spessore, da Telecom a Fincantieri, a Terna, Snam.
E ancora, nel paese dei non-lettori sembra che nessuno prima d’ora, e dunque a un anno buono dalla firma, abbia letto la documentazione sulla quale si basa la cessione dell’Ilva ad ArcelorMitttal: considerando che sono bastati un paio di giorni all’Anac per individuarvi alcune ‘’criticità’’, come si legge nella lettera che Raffaele Cantone ha inviato ieri al Governo. Una celerità che, evidentemente, supera con slancio l’ostacolo delle ‘’23 mila pagine’’ che – come ha spesso lamentato Di Maio- costituiscono il colossale dossier Ilva, ma che a questo punto rende ancora più incerto e drammatico il futuro dello stabilimento di Taranto.
Si potrebbe continuare con gli esempi, parlando, per esempio, dell’ipotizzata ‘’pubblicizzazione’’ di Alitalia, ennesima follia nella vicenda, ormai più che decennale, della nostra compagnia di bandiera succhiasoldi. Ma una sintesi è già possibile: il nuovo governo si sta muovendo sul terreno dell’economia, del lavoro, delle politiche industriali, con una stupefacente superficialità, affidando le scelte chiave a un pressapochismo che non può non destare allarme. Qui non è in ballo solo una discutibile riforma fiscale, un altrettanto bizzarro intervento in materia di pensioni, o un imprecisato reddito di cittadinanza che non si è ancora capito se dovrebbe andare a sostegno della povertà o della disoccupazione. Qui è in ballo la tenuta dell’economia nazionale, del tessuto produttivo, del futuro del paese. I danni della ‘’non-lettura’’, dell’impreparazione, del pressapochismo, potrebbero risultare irreversibili.
Contrattazione
Questa settimana sono stati firmati due importanti rinnovi contrattuali. È stato sottoscritto il rinnovo del contratto dell’edilizia, che interessa 1 milione di lavoratori. Nel documento aumenti salariali che variano in base al livello professionale e un incremento della sanità integrativa. Rinnovato anche il contratto nazionale nel settore chimico-farmaceutico. Si tratta del primo contratto nazionale ad applicare l’accordo interconfederale sulla contrattazione del marzo scorso. Il testo prevede un aumento complessivo salariale di 129 euro. Nel settore dei trasporti è stata firmato il contratto dei controllori di volo e il personale amministrativo tra Enav e i sindacati di categoria per il rinnovo della parte economica. Nella pubblica amministrazione, è stata ottenuta la proroga del contratto dei lavoratori interinali dell’appalto gestito da Leonardo per l’amministrazione informatizzata delle sanzioni della polizia municipale di Genova. Nell’agroalimentare, è stato rinnovato il contratto integrativo della Ferrero. L’accordo, che interessa 6mila lavoratori, prevede un premio di risultato di 9mila euro in quattro anni, un aumento salariale del 14% e un rafforzamento del welfare aziendale. Nel terziario, dopo cinque anni di attesa, è stato rinnovato il contratto Turismo Confesercenti. Il testo contempla aumenti economici variabili a seconda delle figure, nonché una normativa che regola il mercato del lavoro. Sottoscritto tra i sindacati di categoria e Autostrade l’accordo per il rinnovo del personale della rete Aspi. L’accordo, relativo alla contrattazione di secondo livello, prevede fino al 2021 il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, l’avvio di un processo di ricambio generazionale e di un percorso di valorizzazione delle professionalità.
Analisi
Alessandra Servidori fa il punto sulle conseguenze delle “guerre mondiali” in corso sul fronte dei dazi commerciali.
La nota
Nunzia Penelope analizza l’intervento del presidente dell’Inps Tito Boeri nell’audizione alla camera sul dl dignità. L’economista ha ribadito la correttezza del suo operato e picchiato duro sul governo, spiegando perché il provvedimento causerà perdita di lavoro: “le nostre stime sono perfino ottimistiche”. E avverte: “pronto a dimettermi, se non ritenuto all’altezza”.
Fernando Liuzzi riepiloga gli ultimi allarmanti sviluppi della vicenda Ilva, alla luce dell’intervento dell’Anac e di quanto riferito dal ministro Di Maio in parlamento.
Interviste
Tommaso Nutarelli ha intervistato Vincenzo Spera, presidente di Assomusica, per parlare del bisogno di voucher che anche il settore degli spettacoli dal vivo manifesta.
Video
Emanuele Ghiani ha realizzato un servizio video sula firma del rinnovo del contratto dell’industria chimico-farmaceutica, raggiunta a Roma giovedì 19 luglio, tra i sindacati di categoria Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e le associazioni imprenditoriali Federchimica e Farmindustria.
I blog del Diario
Aldo Amoretti parla degli squilibri economico-sociali e della disparità di crescita tra Nord e Sud. Un tema tornato d’attualità nel recente dibattito.
Giuliano Cazzola prende spunto dalla riunione della segreteria Pd a Torbellamonaca per una riflessione, tanto ironica quanto amara, sul passaggio della sinistra ‘’Bandiera rossa’’ alla ballata-parodia ‘’Il grande raccordo anulare’’ di Corrado Guzzanti.
Il guardiano del faro
Marco Cianca prende spunto dalla terminologia usata nel dibattito politico attuale. Nell’epoca del decreto dignità, tutti i suoi detrattori non potranno essere definiti se non indegni. È questo, sostiene Cianca, il meccanismo messo in moto dalla moderna Inquisizione grillino-leghista: “Confucio sosteneva che in una società armoniosa è fondamentale usare i nomi in modo appropriato, altrimenti è il trionfo della confusione e dell’incomprensione. E invece le parole stanno perdendo il loro significato e il loro valore di conoscenza, di relazione, di condivisione”.
Diario della crisi
In Toscana i lavoratori della Tmm di Pontedera, azienda dell’indotto Piaggio, hanno proclamato lo stato di agitazione a seguito di una procedura di licenziamento collettivo notificata dall’azienda. Nella grande distribuzione, la Filcams-Cgil ha richiesto al ministero del Lavoro l’apertura di un nuovo tavolo di confronto sulle aperture nei giorni festivi. I tre sindacati confederali degli edili, Feneal, Fillea e Filca, lanciano l’allarme sui numeri impietosi del settore: negli ultimi dieci anni sono andati persi 600mila posti di lavoro. Nel comparto dell’acciaio, la Federconsumatori Toscana invita a non comprare prodotti Bekaert, per bloccare i licenziamenti stabilità dall’azienda. Nei trasporti è stato confermato lo sciopero dei lavoratori in appalto di Ferrovie. Lo stato di agitazione è stato indetto contro l‘affidamento dei lotti messi a gara con ribassi eccessivi, per la mancata applicazione delle clausole sociali e occupazionali, per i cambi continui delle imprese alle quali vengono affidati i servizi in appalto ed per l‘esaurimento degli ammortizzatori sociali. La Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil hanno proclamato lo stato di agitazione tutto il settore degli esercizi cinematografici contro le inefficienze di filiera che hanno portato alla crisi del settore e a conseguenti ricadute sui livelli occupazionali. Nella sicurezza, è stato proclamato lo stato di agitazione del corpo dei Vigili del fuoco. Lo sciopero, stato indetto dalla Fp Cgil VVF, è contro i lunghi tempi di attesa rispetto a quanto dovuto economicamente al personale a fronte di accordi sindacali sottoscritti da oltre 5 mesi
Documentazione
Questa settimana è possibile consultare i dati dell’Istat relativi al fatturato e alle ordinazioni nell’industria e i dati definitivi sui prezzi al consumo. È inoltre presente il 4° rapporto Ocsel-Cisl sulla contrattazione aziendale, il testo del primo osservatorio congiunturale sul trasporto Conftrasporto-Confcommercio e i documenti di Cgil, Cisl, Uil e Confindustria in audizione sul dl dignità. È possibile visionare i documenti dell’Inps relativi all’Osservatorio sul precariato e all’Osservatorio mensile sulla Cassa integrazione guadagni. Inoltre il testo del verbale di accordo per il rinnovo del contratto dell’edilizia e il testo del verbale di accordo Aspi per il rinnovo della contrattazione aziendale di secondo livello. Infine il testo del Check up Mezzogiorno di Confindustria e Srm e la lettera di osservazioni sulla cessione dell’Ilva inviata dall’Anac al governo.