Nuovo calo per la produzione industriale. A luglio scende dello 0,2% rispetto a giugno (dato destagionalizzato); mentre su base annua, l’indice (corretto per gli effetti di calendario) ha subito un crollo del 7,3% in termini tendenziali. A rilevarlo è l’Istat, secondo cui inoltre nella media del trimestre maggio-luglio c’è stata una flessione dell’1,2% rispetto al trimestre immediatamente precedente.
Il calo di luglio è l’undicesima flessione consecutiva della produzione industriale cominciata lo lo scorso settembre. Nella media dei primi sette mesi dell’anno, prosegue l’Istat, la produzione è diminuita del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a luglio, una crescita tendenziale per il solo comparto dell’energia (+2,4%). Cali significativi si registrano per i beni strumentali (-9,7%) e per i beni intermedi (-7,7%), mentre segnano un calo più contenuto i beni di consumo (-6,8%).
Nel confronto tendenziale, l’unico settore in crescita è quello della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+3,6%). Le diminuzioni più ampie si registrano per i settori delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-15,5%), della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-9,8%), dell’industria del legno, della carta e stampa (-9,7%) e della fabbricazione di mezzi di trasporto (-9,5%). (LF)
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