Il tasso di disoccupazione dei paesi dell’area Ocse, a luglio, scende al 6,2%, rispetto al 6,4% registrato nel mese precedente. Lo rende noto l’Ocse, specificando che il dato di luglio è 0,9 punti percentuali sopra il tasso registrato nel febbraio del 2020, ovvero prima della crisi pandemica.
L’Ocse invita alla cautela nell’intepretazione del dato, facendo notare che il calo del tasso di disoccupazione è dovuto principalmente al rientro al lavoro di lavoratori in cassa integrazione negli Stati Uniti e in Canada, dove erano registrati come disoccupati. Il numero di lavoratori disoccupati in tutta l’area Ocse è diminuito di 1,6 milioni a luglio, raggiungendo i 41,1 milioni.
Nell’area Euro, il tasso di disoccupazione è sceso al 7,6% dal 7,8% di giugno, lieve calo anche per l’Italia che passa dal 9,4% al 9,3%. Il calo maggiore si è invece registrato in Spagna, dove la disoccupazione è scesa di 0,7 punti percentuali al 14,3%.
Al di fuori dell’Europa, cali di 0,3 punti percentuali sono stati registrati in Australia (4,6%), Canada (7,5%), Corea del Sud (3,3%) e Stati Uniti (5,4%). Cali minori hanno riguardato Israele (5%), Giappone (2,8%) e Messico (4,2%).
Dati più recenti, relativi al mese di agosto, mostrano un ulteriore calo della disoccupazione negli Stati Uniti (5,2%), malgrado la quota della forza lavoro dei disoccupati in cassa integrazione sia rimasta sostanzialmente stabile.
TN