“Poste è un gioiello italiano. Un gruppo che garantisce presidio in ogni territorio, generando innovazione, coesione, crescita, che non ha bisogno di essere messo sul mercato per recuperare quote di efficienza”. È quanto sottolinea il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, in una lettera aperta al quotidiano Avvenire.
“Prima di prefigurare scambi sul piano della democrazia economica bisogna che si apra un dialogo, un confronto che attualmente manca. Il dibattito finora è tutto delegato a organi di stampa. Surrogato malamente negli annunci estemporanei, in interviste che in nulla impegnano il Governo”, aggiunge il leader Cisl. “Intanto però si viene a sapere che il Gruppo è stato chiamato dall’azionista di maggioranza a presentare un piano aziendale di cui il sindacato non sa nulla. Circolano voci su quote in vendita che metterebbero lo Stato in condizione di maggioranza, sì, ma solo relativa. E nulla è detto sulle sorti politiche che si vogliono dare a questa operazione. Si punta su grandi investitori o su azionariato diffuso? Chi stabilisce vincoli e condizionalità sociali? Cosa ha in mente il Ministro dell’Economia Giorgetti sul fronte del piano industriale?”
“Sono domande- continua Sbarra- a cui bisogna rispondere prima di azzardare ogni passo e non con effimeri comunicati stampa, non con frasi ad effetto, ma nelle sedi delegate, in un dialogo concreto, reale, strutturato, con il mondo del lavoro. Basta guardare indietro a tutte le operazioni passate fatte senza questa condivisione per capire gli enormi rischi in termini non solo di occupazione, ma anche di qualità e universalità del servizio e competitività. Se lo scopo è davvero questo, la Cisl si metterà di traverso, sostenendo ogni forma di mobilitazione che la propria Federazione intenderà mettere in campo” conclude il numero uno Cisl.
e.m.