“Sul salario minimo abbiamo dimostrato dati alla mano oggettivi che nessuno praticamente dei contratti che sottoscriviamo è al di sotto della soglia dei nove euro”. Lo ha detto la vicepresidente di Confcommercio con delega al lavoro e alla bilateralità, Donatella Prampolini. “Non abbiamo mai nascosto la nostra contrarietà di un salario minimo per legge.
Quando si parla di un contratto di lavoro la parte economica è solo una parte perché all’interno delle norme che ci siamo dati come parti sociali ci sono tutte quelle regolamentazioni utili a livello di contenzioso e parti importanti legate al welfare e alla bilateralità” ha aggiunto.
Confcommercio, ha proseguito Prampolini, è pronta chiudere definitivamente il contratto nazionale del terziario, distribuzione e servizi, ma ha “necessità di parlare di una parte normativa che riteniamo non essere più in linea con i tempi della contrattazione. Vogliamo rimanere al passo con i tempi e oggi alcune parti di quel contratto hanno necessità di essere riviste. Quello che chiediamo è andare discutere quelle parti che non consentono alle aziende di avere elementi di flessibilità e di stagionalità” ha aggiunto.
tn