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Produzione, Federmeccanica: recuperati i livelli pre-Covid

redazione
Settembre15/ 2021

Significativi segnali di miglioramento per il settore metalmeccanico nella prima metà dell`anno, in linea con i progressi realizzati a partire dal mese di giugno dello scorso anno. In particolare, nei mesi più recenti, si sono recuperati integralmente i volumi di produzione che si realizzavano prima dello scoppio della pandemia. E’ la fotografia scattata da Federmeccanica nell’indagine congiunturale sull’industria metalmeccanica italiana.

Nel trimestre aprile-giugno del 2021, infatti, l`attività produttiva metalmeccanica è migliorata del 2,1% rispetto al trimestre precedente dopo il +1,3% segnato nel primo; in termini tendenziali la crescita è stata pari al 47% ma in questo caso il confronto risente dei bassi livelli di produzione del mese di aprile 2020 caratterizzato da una diffusa interruzione delle attività produttive metalmeccaniche quale conseguenza del lockdown. Nel confronto tra i livelli di produzione del secondo trimestre dell`anno in corso e quelli che si realizzavano immediatamente prima dello scoppio della pandemia (gennaio-febbraio 2020) si registra un progresso di circa 1 punto e mezzo percentuale.

Complessivamente nei primi sei mesi del 2021 i volumi di produzione risultano cresciuti del 29,9% rispetto all`analogo periodo del 2020 e risultano sostanzialmente in linea con i livelli relativi al primo semestre del 2019 (-0,8%).

Quanto alle prospettive a breve, i risultati dell`indagine congiunturale Federmeccanica prospettano ulteriori recuperi dell`attività produttiva anche se permane un clima d`incertezza strettamente connesso all`evoluzione della pandemia e alla dinamica dei prezzi delle materie prime e alla loro disponibilità sul mercato. Il 47% delle imprese intervistate dichiara, infatti, un portafoglio ordini in miglioramento. Il 35% prevede incrementi di produzione. Il 26% ritiene di dover aumentare, nel corso dei prossimi sei mesi, gli attuali livelli occupazionali rispetto al 7% che ritiene invece di doverli diminuire.

Il miglioramento osservato per l`industria metalmeccanica è risultato, inoltre, diffuso a tutte le attività dell`aggregato pur in presenza di tassi di crescita fortemente differenziati.

All`interno dell`Unione Europea, l`Italia che nei mesi di lockdown aveva registrato i risultati peggiori si è dapprima riportata in linea con gli altri principali paesi europei per collocarsi successivamente su livelli significativamente superiori.

Nel mese di giugno, infatti, i volumi di produzione metalmeccanica in Italia sono stati pari al 102,1% rispetto a quelli pre-Covid (gennaio 2020), in Germania si sono attestati all`89,8%, in Francia all`88,2% e in Spagna al 94,3%.

Sui buoni risultati acquisiti ha influito, oltre al miglioramento della domanda interna, anche la ripresa del commercio mondiale che ha avuto ricadute positive sul nostro interscambio commerciale. Nel primo semestre del 2021, le esportazioni metalmeccaniche sono cresciute del 31,3% (in misura maggiore rispetto al +24,2% rilevato per l`intera economia) e le importazioni del 35,7%. Nel confronto con il primo semestre del 2019, l`export metalmeccanico è di 5,2 punti percentuali superiore.

Conformemente al miglioramento dell`attività produttiva si è registrato un significativo minor ricorso all`istituto della cassa integrazione guadagni ed anche un`inversione delle tendenze negative delle dinamiche occupazionali nelle imprese metalmeccaniche con oltre 500 dipendenti. Nel mese di giugno, infatti, i livelli occupazionali nelle grandi imprese del settore sono aumentate dell`1,2% rispetto al mese di dicembre 2020.

TN

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