Il sistema delle cooperative ‘’regge’’ anche di fronte alla durissima crisi economica degli ultimi sette anni. E’ quanto emerge dal terzo rapporto sulla Cooperazione, realizzato da Euricse e presentato stamattina da Alleanza Cooperative Italiane, con, tra gli altri, Carlo Borzaga, presidente di Euricse, Rosario Altieri, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, e i copresidenti Maurizio Gardini e Mauro Lusetti.
Il rapporto descrive la situazione economica e occupazionale del settore proprio negli anni neri tra il 2008 e il 2013, periodo in cui il sistema delle cooperative ha reagito in maniera anti-congiunturale rispetto alle imprese tradizionali. Infatti, la cooperazione è cresciuta del 14% e rappresenta l’8,5% del Pil italiano. Anche per quanto riguarda l’occupazione i risultati sono positivi: “Il 68,1% delle posizioni attivate nel 2013 e il 61,4% di quelle attivate dai consorzi erano infatti di tipo dipendente a tempo indeterminato”.
Dal rapporto si evince che la cooperazione ha continuato ad assumere durante la crisi creando posti di lavoro per lo più stabili. I dati INPS riportati, dimostrano che nelle cooperative le posizioni lavorative ogni anno sono aumentate di 80.575 unità, pari al 6,8% mentre nelle imprese private sono diminuite di 500.000 unità (-5%), creando in totale circa 220.000 posti di lavoro.
E’ stato presentato da Carlo Borzaga, docente dell’Università di Trento e presidente di Euricse, Gianluca Salvatori, Amministratore Delegato di Euricse, Rosario Altieri, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Maurizio Gardini e Mauro Lusetti, copresidenti dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.
Inoltre, il contributo delle cooperative versato alle casse dello Stato risulta essere di “5 miliardi 475 milioni 974 mila euro in più di quelli che avrebbero versato se avessero mantenuto la produzione al livello del 2007. Nello stesso periodo le spa hanno invece hanno ridotto il loro contributo all’Erario di ben 15 miliardi 735 milioni 559 mila euro”.
Il rapporto, denso di dati, analizza il mondo delle cooperative nel dettaglio restituendo un quadro complessivamente positivo e differente rispetto all’andamento negativo delle imprese italiane: il mondo della cooperazione continua a crescere e a differenziare i settori di intervento. Dagli anni ’80 ad oggi sono state recuperate più di 250 imprese che hanno assunto la forma cooperativa per lo più nel settore manifatturiero, mentre sono in aumento i casi in cui le cooperative gestiscono i beni confiscati alla criminalità organizzata. “In totale sono 448 le organizzazioni che in Italia hanno in gestione beni confiscati, per un valore dei beni immobili stimato in 362 milioni di euro. Di queste organizzazioni, 123 sono cooperative sociali e hanno registrato nel 2013 un valore della produzione complessivo (incluse anche altre attività) superiore ai 130 milioni di euro e più di 4.200 occupati totali”.