Le segreterie unitarie di Fp Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti e Fiadel, riunite oggi, hanno proclamato lo stato di agitazione di tutti i lavoratori di Ama Spa di Roma. E’ quanto si apprende da una nota dei sindacati.
“La mobilitazione è stata proclamata – spiegano – poiché gli impegni presi, nella riunione dello scorso 8 aprile, dalla amministrazione e dai vertici aziendali, ad oggi non hanno trovato riscontro. Questa ulteriore iniziativa si aggiunge allo sciopero nazionale del 25 maggio della categoria a sostegno della vertenza per il mancato rinnovo del Contratto nazionale”.
“La settimana scorsa abbiamo provato ancora una volta a sensibilizzare l’amministrazione capitolina e l’azienda per affrontare la delicata situazione del ciclo dei rifiuti nella Capitale e per chiedere un contributo decisivo verso la conclusione positiva della vertenza nazionale. Alla nostra lettera inviata al Sindaco, oltre ad un comunicato con un auspicio per una ripresa delle trattative nazionali, purtroppo~non è seguito nessun atto concreto. Abbiamo atteso per una settimana una risposta e una convocazione da parte del Sindaco per arrivare ad un accordo in sede locale, come per altro avvenuto in altre importanti realtà ed evitare così almeno lo sciopero di lunedì 25 maggio prossimo”.
L’assenza di intervenit “sulle problematiche del settore non è più sopportabile. Inevitabilmente, quindi, riprende la nostra attività di sensibilizzazione e mobilitazione dei lavoratori. Giovedì si svolgerà un attivo unitario dei delegati per discutere sullo stato delle vertenze e preparare le assemblee in tutti i posti di lavoro, che si terranno nei giorni di venerdì 22 e sabato 23 maggio, giorno in cui parteciperemo uniti alla grande manifestazione indetta dalle Confederazioni per costruire una capitale non dei tagli e dello smantellamento delle Società Pubbliche, ma dei diritti del lavoro e della solidarietà. Sarebbe incomprensibile se l’amministrazione non accogliesse questo appello e restasse insensibile a problemi così importanti per la capitale”, concludono i sindacati.