La materia dei contratti deve restare all’autonomia delle parti. Il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli lancia un chiaro messaggio al governo sui contratti di lavoro, ribadendo la necessità che resti materia delle parti.
“Confcommercio – sottolinea nella sua relazione all’assemblea generale – ha sottoscritto, lo scorso anno, il rinnovo del più grande contratto nazionale del lavoro, quello del terziario, che è vita quotidiana di tre milioni di lavoratori, all’insegna della flessibilità e della produttività per le aziende, con la possibilità di regolare direttamente col sindacato specifiche necessità”.
Un contratto, insomma – spiega Sangalli -, “dove i due livelli negoziali – nazionale ed aziendale – sono complementari, senza dover, a tutti i costi, privilegiare una sola strada. Magari decisa dall’alto, rinunciando a quel patrimonio di idee e di impegno comune delle parti sociali. Ecco perché siamo convinti che la materia dei contratti vada lasciata all’autonomia delle parti. Ce lo dice la nostra esperienza, lunga, in questa materia: non esiste una sola rotta per legare flessibilità e produttività e ogni settore ha il suo orizzonte”.
Con questa idea – sottolinea ancora il presidente di Confcommercio -, “abbiamo avviato negli ultimi mesi una riflessione importante con Cgil, Cisl e Uil. Il contratto è una fondamentale declinazione di libertà, come individui e come associazioni”.