“Per porre fine all”ondata di fango’ contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità, le associazioni dei gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della categoria, su tutta la rete; di avviare una campagna di controinformazione sugli impianti e proclamare, per le giornate del 25 e 26 gennaio 2023, una prima azione di sciopero, con presidio sotto Montecitorio”. E’ quanto annunciano in una nota congiunta Faib, Fegica e Figisc/Anisa, dopo le polemiche sul caro-carburante scoppiate all’indomani della fine del taglio delle accise.
Il governo, si legge nella nota congiunta, aumenta il prezzo dei carburanti e scarica la responsabilità sui gestori che diventano i destinatari di insulti ed improperi degli automobilisti esasperati. Avviata contro la categoria una campagna mediatica vergognosa.
Nella nota, i gestori affermano che in questo modo vengono “beatificati i trafficanti di illegalità che operano in evasione fiscale e contributiva e che sottraggono all`Erario oltre 13 miliardi di euro all’anno”.
L’impressione, proseguono, “è quella di un esecutivo a caccia di risorse per coprire le proprie responsabilità politiche, senza avere neppure il coraggio di mettere la faccia sulle scelte operate e ben sapendo che l`Agenzia delle Dogane, il Mimit, e l`Agenzia delle entrate hanno, già oggi, la conoscenza e la disponibilità di dati sul movimento, sui prezzi dei carburanti e sull`affidabilità delle comunicazioni giornaliere rese dalla categoria”. “E’ un imbroglio mediatico – concludono – al quale le organizzazioni di categoria intendono dare risposte con la mobilitazione dei gestori”.
Infine, è arrivata una convocazione da parte del governo ricevuta da parte dei sindacati di categoria dei benzinai, per domani mattina a Palazzo Chigi, per discutere degli aumenti dei prezzi dei carburanti, come preannunciato dal sottosegretario Mantovano.
L’incontro si legge nella convocazione si terrà “alle ore 11.30 presso la sala Verde di Palazzo Chigi alla presenza dei Ministri Adolfo Urso, Giancarlo Giorgetti e del sottosegreteraio Alfredo Mantovano, per la riunione avente ad aggetto il tema incremento prezzi carburanti”.
“Nel momento in cui ci farà esporre quelle che sono le problematiche, chi ci governa si renderà conto fondamentalmente che non ci stiamo attaccando al cartello più al cartello meno o al titolone messo dal giornalista per vendere tre copie in più”. Lo ha detto Giuseppe Sperduto presidente della Faib, la Federazione dei gestori carburanti Confesercenti, a Focus Economia su Radio 24, in merito allo sciopero convocato da Faib-Confesercenti, Fegica, Figisc-Confcommercio per il 25 e 26 gennaio.
“Vediamo domani come evolve la situazione – aggiunge Sperduto a Radio 24 – l`impegno che ha preso il governo nel convocarci ci soddisfa”. Per quanto riguarda la conferma dello sciopero il presidente della Faib spiega che “sarebbe scorretto dare una risposta di assenso o contraria all`interruzione dello sciopero perché ci sono altre due associazioni”. Infine conclude: “l`impegno che si è assunto il governo nel convocarci non è di poco conto, ci dà un`alta considerazione”.
E.G.