Si è svolto nel pomeriggio di oggi, 24 gennaio, l`incontro del tavolo previsto dal Protocollo per la sicurezza nella scuola sottoscritto nell`agosto del 2021.
“L`incontro di oggi – sottolinea una nota della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL Nazionale – si è svolto solo grazie al fatto che la FLC CGIL ha formalmente diffidato il ministero a interrompere il suo atteggiamento reticente e antisindacale negando i dati sui contagi nelle scuole che vanno invece, per contratto, messi a disposizione delle parti negoziali.
Il ministero infatti, pur dichiarando a parole l`esigenza della scuola in presenza, ha disatteso finora tutti gli impegni sottoscritti assieme alle organizzazioni sindacali nel Protocollo, a partire dalla convocazione periodica degli incontri, riportando così le condizioni di sicurezza all`anno zero”.
“In questa particolare fase dell`emergenza pandemica – precisa il sindacato – riteniamo ancor di più necessaria l`adozione di misure a garanzia di un`attività didattica in sicurezza, misure non volte a ridurre il diritto degli alunni all`attività in presenza ma a renderlo più certo, con indicazioni univoche alle scuole che stanno vivendo una grande confusione, dovendo sottostare a comunicazioni delle asl che hanno comportamenti difformi da territorio a territorio e dovendo rispondere alle mille e diversificate richieste delle famiglie di alunni e studenti.
Riteniamo fondamentale innanzitutto rivedere le norme sulla rilevazione del T0 – T5 nella primaria, il cui fallimento è sotto gli occhi dello stesso ministero. La sorveglianza con testing ha senso solo se viene assicurata la possibilità di effettuare il tampone T0 a tutta la classe con immediatezza e consentendo alle scuole, in caso di impossibilità ad effettuarlo subito, la possibilità di ricorrere direttamente alla dad per 10 giorni”.
“Occorre poi – prosegue il sindacato – prevedere modalità didattiche uniformi per il gruppo classe nella scuola secondaria, poiché le differenti opzioni di frequenza, per studenti vaccinati e non, creano discriminazioni e appesantiscono il lavoro didattico e organizzativo delle scuole.
I dati sui contagi vanno comunicati settimanalmente e analizzati negli incontri periodici del Tavolo sulla sicurezza per confrontarsi e rivedere eventualmente le strategie messe in campo per affrontare l`emergenza. E pretendiamo dati completi, non privi come sono ora del ben 20% della platea delle scuole, l`incompletezza infatti impedisce una conoscenza della situazione reale del personale, degli alunni e delle classi colpiti dal contagio.
E` del tutto evidente la necessità di interventi immediati e urgenti per via amministrativa, laddove possibile, e per via di normativa, laddove necessario e finanziamenti dedicati per compensare il lavoro straordinario che il personale, anche ATA, sta svolgendo in funzione anti-covid”, conclude la nota.
tn