Quello della cassa integrazione è un sistema che va “profondamente rivisto e ridisegnato”. Ed è “giusto” che sia più “onerosa” a seconda della durata dell’impiego. Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, commentando le novità sugli ammortizzatori sociali introdotte con l’approvazione degli ultimi decreti del Jobs act dal consiglio dei ministri, ha ribadito che la durata massima deve essere di 24 mesi.
“E’ anche giusto” che la cassa integrazione sia più onerosa per chi la utilizza maggiormente come ipotizzato nei decreti. “Ho sempre pensato – ha spiegato Squinzi a margine dell’assemblea di Confindustria Ravenna – che la cassa integrazione debba essere un aiuto per quelle imprese che hanno una vera possibilità di rientrare competitivamente sul mercato”. Infatti “dovrebbe avere una durata di un massimo due anni. Purtroppo abbiamo avuto cassa integrazioni che sono durate anche sette anni”. Quello della cig “è un sistema che va profondamente rivisto e ridisegnato”.
Inoltre, per Squinzi la crescita del Pil è un dato positivo, ma è presto per dire che l’Italia è fuori dalla crisi. Per il presidente di Confindustria bisogna “aspettare ancora un attimino per dire che c’è la ripresa”.
“Sto dicendo da un po’ di tempo” che più che una ripresa è una “ripresina” ha spiegato Squinzi a margine dell’assemblea di Confindustria Ravenna. “Non possiamo focalizzarci sul dato singolo, del singolo mese. Bisogna fare una valutazione complessiva”. Ora “è finito il calo dell’economia” e “dopo 13 trimestri negativi avere un trimestre in positivo come Pil è sicuramente una buona notizia però prima di dire che siamo fuori dalla crisi e che c’è la ripresa credo che dovremmo ancora aspettare un attimino”.