Stellantis ha raggiunto un accordo con i sindacati per 2.510 uscite volontarie in 3 stabilimenti del gruppo. Nel dettaglio si tratta di 1.560 addetti a Torino, 850 a Cassino (di cui 300 in trasferta a Pomigliano) e 100 a Pratola Serra. Lo riferisce la Fiom-Cgil in una nota.
L’accordo nazionale è stato sottoscritto lo scorso martedì 22 marzo dai sindacati di categoria Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic, Uglm, Aqcfr e prevede incentivi fino a 150 mila euro, formazione e outplacement. La Fiom non ha firmato, ritenendolo sostanzialmente un piano di “svuotamento” degli stabilimenti Stellantis. “La situazione in Italia è in netto peggioramento”, affermano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil, e Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità. “Tutta la narrazione dell’amministratore delegato Tavares sulla centralità dell’Italia per Stellantis è smentita dalle scelte concrete. La realtà vera è rappresentata da un programmato e drammatico disimpegno della multinazionale dal nostro Paese. Siamo ad una situazione di non ritorno che deve vedere tutte le organizzazioni sindacali, insieme alle lavoratrici e lavoratori, contrastare le strategie di un’azienda che più che una stella diventa un buco nero”.
“La Presidente del Consiglio convochi l’Ad Tavares prima che sia troppo tardi. Questi esuberi peseranno gravemente anche sulle aziende della filiera della componentistica. L’accordo sindacale sulle uscite incentivate in Stellantis è un macigno sul piano di incontri convocati dal Ministro Adolfo Urso del Mimit con i sindacati, le Regioni e le imprese”. E annunciano: “Valuteremo le iniziative da intraprendere confrontandoci con tutte le organizzazioni sindacali e le lavoratrici e i lavoratori, ad ogni livello nazionale o di stabilimento, per informare e manifestare la nostra contrarietà alle scelte aziendali”, concludono
Intanto i sindacati si preparano a prendere Torino con lo sciopero unitario dei lavoratori Stellantis di Mirafiori previsto per il prossimo 12 aprile, cui parteciperanno anche il governatore della regione Piemonte, Alberto Cirio, e il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.
e.m.