Si è svolto oggi, 24 luglio, il tavolo di confronto tra le organizzazioni sindacali e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso sul futuro della produzione di Stellantis negli stabilimenti italiani. Un incontro arrivato dopo la manifestazione della Fiom a Poissy e gli scioperi unitari dei metalmeccanici.
“Il confronto, avviato oggi con il Governo, deve diventare una trattativa anche con Stellantis per arrivare ad un accordo quadro sul piano industriale, con impegni precisi su investimenti, garanzia occupazionale, impianti, ricerca e sviluppo per il rilancio del settore, a partire dalla componentistica”, dichiarano in una nota congiunta Maurizio Landini, segretario generale Cgil, e Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil. “In Italia – prosegue la nota – la produzione di Stellantis è al di sotto dei 500mila veicoli, occorre tornare a produrre almeno un milione di auto e 300mila veicoli commerciali leggeri con un cronoprogramma verificabile, che riguardi tutti gli stabilimenti del nostro Paese. È necessario, inoltre, ricercare anche nuovi produttori e rafforzare la capacità produttiva delle aziende della filiera della componentistica”.
“L’accordo condiviso per la transizione industriale deve assicurare l’occupazione e nuove assunzioni di Stellantis in Italia, e investire anche nella ricerca e sviluppo degli enti centrali. Le risorse pubbliche che il Governo metterà in campo devono essere vincolate alla realizzazione di questi obiettivi. Un accordo tra Governo, Stellantis e organizzazioni sindacali può essere un primo passo per la definizione di obiettivi e strumenti di governo della transizione”.
“Il nostro Paese – concludono Landini e De Palma – è in estremo ritardo nella definizione di un piano industriale per il settore della mobilità. Abbiamo tutte le potenzialità e le capacità per promuovere e rilanciare l’industria dell’auto nella transizione ecologica. Il Governo, inoltre, apra un confronto sul settore automotive a partire dal documento congiunto di Fim, Fiom, Uilm Federmeccanica”.
e.m.