“Sostanzialmente quella di domani è una manifestazione presentata come sciopero. Non è stata convalidata dalla Commissione di Garanzia quindi è una manifestazione non autorizzata che impedisce l’accesso dei lavoratori al porto e blocca l’attività. Si configura cioè come interruzione di pubblico servizio, quindi è perseguibile”. Lo spiega il Prefetto di Trieste, Valerio Valenti, precisando che per questo reato “non è previsto l’arresto ma una denuncia per gli organizzatori” e auspicando che “non si verifichino incidenti. L’attenzione deve rimanere alta”. “Ci sarà una presenza adeguata, rafforzata delle forze dell’ordine”, aggiunge.
Nel pomeriggio, il presidente del porto di Trieste Zeno D’Agostino, a margine di una riunione sulla sicurezza in prefettura a Trieste, ha precisato: “Domani? Succederà che il porto si ferma perché ci sarà una manifestazione, non uno sciopero, ai varchi del porto impedendo a chi vuole andare a lavorare di non andarci con i traffici fermi. Ho già criticato fortemente il fatto che ci sarà un blocco ad oltranza voluto dai portuali di Clpt”.
“Poi però ci sarà un sabato, una domenica e un lunedì e così avanti in cui i nostri operatori dovranno ragionare se il porto di Trieste è affidabile e competitivo come li abbiamo abituati in questi anni”, puntualizza ancora D’Agostino. “Io ho già detto quello che ho intenzione di fare. Già una volta ai portuali ho detto di usare la testa e non la pancia e mi hanno seguito, ma questa volta sembra che non mi seguano. Io sono abituato a gestire cose dove la gente mi vuole bene e se la gente non mi vuole bene vado da un’altra parte”.
E.G.