Tensione e scontri tra manifestanti e polizia questo pomeriggio a Kasserine, assieme a Sidi Bouzid la regione della Tunisia centrale dove nel 2011 iniziarono le sommosse che portarono poi alle “primavere arabe”.
Almeno 14 persone sono rimaste lievemente ferite quando la polizia ha sparato gas lacrimogeni per disperdere centinaia di manifestanti che chiedevano posti di lavoro. Le autorità hanno imposto il coprifuoco nella cittadina, dove da sabato c’è grande tensione per la morte di un disoccupato 28enne, rimasto folgorato da una scarica elettrica mentre cercava di scavalcare una recinzione dell’edificio del governatore.
“Il lavoro è un diritto”, hanno scandito i manifestanti, circa un migliaio. Nel corso delle proteste sono stati dati alle fiamme pneumatici e con gli stessi sono state bloccate diverse strade.
“Alcuni hanno gettato pietre contro gli agenti mentre altri si sono arrampicati sul tetto dell’ufficio del governatore. La polizia ha disperso i manifestanti sparando gas lacrimogeni”, ha detto un funzionario del ministero.
In Tunisia il tasso di disoccupazione è al 15% e sale al 32% tra coloro che possiedono un diploma universitario. Kasserine è una delle regioni più povere del paese nordafricano.