La Commissione europea ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica dell’eurozona di quest’anno così come quelle per l’intera Unione Europea. Nelle sue ultime stime, l’esecutivo comunitario pronostica una crescita del Pil dell’eurozona dello 0,8 per cento sul 2023, cui dovrebbe seguire un più 1,3 per cento nel 2024. Nelle precedenti previsioni, che risalivano al 15 maggio, prevedeva, rispettivamente, più 1,1 per cento per il 2023 e più 1,6 per cento per il 2024. Per l`Unione Europea ora è previsto un più 0,8% del Pil quest’anno e un più 1,4% il prossimo, a fronte dei più 1 per cento e più 1,7 per cento indicati nelle stime precedenti.
Riviste al ribasso anche le previsioni di inflazione nell’area euro per quest’anno, ma al tempo stesso al rialzo quelle sul 2024: ora per l’insieme del 2023 esecutivo comunitario prevede una crescita media dei prezzi al consumo del 5,6 per cento nell’unione valutaria, laddove il prossimo anno questa voce dovrebbe segnare un più 2,9 per cento. Nelle precedenti previsioni, risalenti al 15 maggio, l’esecutivo comunitario stimava un 5,8 per cento di inflazione quest`anno e 2,8 per cento il prossimo. Su entrambi gli anni i dati sono superiori all`obiettivo della Bce, che perseguisse una inflazione al 2 per cento “simmetrico” e che per questo motivo sta portando avanti da oltre un anno una manovra di rialzo dei tassi di interesse.
Drastico peggioramento anche per le previsioni di crescita economica della Germania, per cui ora la Commissione europea pronostica una recessione dello 0,4 per cento quest’anno, laddove nelle stime precedenti continuava a indicare una crescita, sebbene limitata allo 0,2% del Pil. Sul 2024 l’esecutivo comunitario stima la crescita tedesca, prima economia dell’eurozona, all`1,1 per cento, a fronte del +1,4 per cento delle stime precedenti.
Limature anche per l’Italia, il cui Pil quest’anno dovrebbe segnare un aumento dello 0,9 per cento, mentre nel 2024 si dovrebbe registrare una crescita dello 0,8 per cento. Nelle stime precedenti, che risalgono al 15 maggio scorso, l’esecutivo comunitario indicava una crescita dell’Italia all`1,2% quest’anno, mentre per il 2024 indicava un più 1,1% del Pil.
Nel secondo trimestre il Pil dell’Italia ha segnato un calo dello 0,4% su base annua, trainato dal calo della domanda interna e in particolare dagli investimenti sulle costruzioni. “Il venir meno degli incentivi straordinari e temporanei per l’edilizia decisi durante la pandemia, che hanno spinto l’attività delle costruzioni energicamente negli ultimi due anni, ha contribuito a questo sviluppo”, rileva la Commissione nel capitolo sull’Italia inserito nelle sue ultime previsioni.
“Alcuni indicatori di breve termine, inclusa la produzione industriale, che sono peggiorati per molti mesi si sono stabilizzati durante l’estate, suggerendo un marginale rimbalzo nella seconda metà dell’anno”, aggiunge Bruxelles.
Quanto all’inflazione, la Commissione europea stima una crescita dei prezzi al consumo nella penisola al 5,9 per cento quest’anno, cui dovrebbe seguire un 2,9 per cento nel 2024. Nelle precedenti previsioni, risalenti a metà maggio, l’esecutivo comunitario indicava rispettivamente 6,1% di inflazione nel 2023 e 2,9% nel 2024.
e.m.