“Se vogliamo veramente che i benefici del quantitative easing si traducano in maggiore crescita economica e sociale, allora il Governo dovrebbe prendere senza indugi una soluzione: garantire il reale aumento delle risorse per gli ammortizzatori sociali, evitare l`aumento di tasse e tariffe locali, estendere già dal 2015 il beneficio degli 80 euro ai pensionati e agli incapienti e rinnovare i contratti di lavoro ai dipendenti pubblici”. Lo dice il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy.
“Si tratta – prosegue – di una manovra che costa meno di un punto percentuale di Pil, ma che porterebbe benefici senz`altro maggiori degli investimenti in termini di maggiore occupazione e crescita della ricchezza nazionale. Infatti, l`estensione per il 2015 del bonus degli 80 euro interesserebbe 14 milioni di persone (10 milioni di pensionati e 4 milioni di incapienti tra pensionati e dipendenti), con un costo per quest`anno di 10 miliardi di euro. Sono questi gli interventi che possono rimettere in moto i consumi interni come efficace politica economica in grado di determinare un aumento della ricchezza del Paese e un incremento significativo dell`occupazione”.