A meno di 3 mesi di distanza dalla cessione a Modis di 300 lavoratrici e lavoratori, avvenuta alla fine dello scorso anno, Ibm dichiara ulteriori 300 esuberi tra dipendenti e dirigenti, aprendo una procedura di mobilità nella giornata di venerdì 11 marzo 2016.
“Il Governo non può continuare a ignorare la questione Ibm – hanno dichiarato la segretaria nazionale della Fiom-Cgil, Roberta Turi e il coordinatore Fiom per Ibm, Marco Mandrini – sono mesi che chiediamo un tavolo di confronto al ministero. È necessario e urgente che intervenga il ministro Guidi poiché l’indifferenza del Governo sulla vicenda significherebbe un implicito avallo alla politica della multinazionale americana”.
“Questa settimana – concludono – verranno convocate le assemblee in tutte le sedi del Gruppo, per rispondere all’ennesimo attacco occupazionale ed evitare i licenziamenti unilaterali, anche attraverso giornate di sciopero ed altre iniziative di lotta.”