“Giorgetti ci ha detto che la prossima settimana inizierà subito a studiare, a prendere contatti, e che quella di Whirlpool sarà una delle prime vertenze che convocherà”. Lo ha riferito il segretario nazionale Fiom, Barbara Tibaldi, dopo il breve incontro tra il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, con i sindacati di categoria sulla vertenza Whirlpool.
Questa mattina circa 140 lavoratori della Whirlpool di Napoli hanno raggiunto Roma per protestare davanti al Mise contro la chiusura della fabbrica.
Al ministro dello Sviluppo economico “abbiamo posto alcune questioni. La prima è che abbiamo bisogno che ci sia la proroga del blocco dei licenziamenti. Su questo si è impegnato, con il ministero del Lavoro, a lavorarci e ad allungare un tempo di copertura per tutti i lavoratori italiani per poter affrontare le crisi industriali e trovare una soluzione”.
Seconda richiesta “riaprire il confronto con Whirlpool”, sulla base di un criterio della distribuzione dei soldi del Recovery che premi “le aziende che in Italia rimangano e non premiare chi licenzia e va via. Su questo – ha detto Tibaldi – è stato preso l’impegno di una discussione con il presidente del Consiglio dei ministri ed è stato preso anche l’impegno di contattare subito la multinazionale americana”.
“I lavoratori di Napoli manifestano oggi a Roma, con una delegazione di 140 persone in sit-in dinanzi al Ministero dello Sviluppo economico, per chiedere al nuovo Governo la riconvocazione del tavolo permanente, il rispetto dell`accordo del 25 ottobre 2018 e la proroga del divieto di licenziamento, così da poter individuare soluzioni concrete che scongiurino la chiusura”. Lo sottolineano Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore elettrodomestici.
“In questi giorni – spiegano i sindacalisti – sono in atto scioperi in tutti gli stabilimenti del gruppo per mandare un segnale chiaro alla multinazionale: gli oltre 5.000 lavoratori italiani di Whirpool sono uniti nel rivendicare il rispetto del piano industriale, nel chiedere tutele e certezze per l`avvenire, nel contrastare qualsiasi ipotesi di chiusura. La Direzione aziendale e le Istituzioni devono sapere quindi che il sindacato dei lavoratori non intende arrendersi e continuerà a lottare fino alla individuazione di una soluzione che riporti al lavoro i 350 lavoratori del sito di Napoli e che dia garanzie di lungo termine sulla permanenza di Whirpool nel nostro Paese”.
“Fino ad oggi – concludono Palombella e Ficco – nonostante le tante promesse della politica, la ripresa in atto nel settore degli elettrodomestici e il fatto che Whirlpool abbia disatteso un accordo sottoscritto nel 2018 proprio presso il Ministero dello Sviluppo economico, non siamo riusciti ad ottenere un sostegno fattivo e risolutivo. Speriamo che il nuovo Governo abbia la volontà e la autorevolezza per schierarsi al fianco dei lavoratori a difesa dell`industria e dell`occupazione. Non è in gioco solo il futuro di centinaia di famiglie, ma anche la credibilità delle istituzioni italiane nei confronti di una multinazionale che presume di poter violare impunemente gli accordi presi. Inoltre ha accettato la nostra istanza di adoperarsi, in concerto con il ministro del lavoro, per evitare che il 31 marzo parta la procedura di licenziamento per i 350 lavoratori di Napoli”.
“Sappiamo che questo Governo possiede l`autorevolezza necessaria per risolvere questa vertenza – dichiarano – speriamo che dimostri anche una forte volontà di essere al fianco dei lavoratori. Abbiamo apprezzato la disponibilità del ministro Giorgetti a riceverci immediatamente – concludono – ora attendiamo azioni importanti per la risoluzione di questa vertenza”.
TN