Secondo il Wto (Organizzazione mondiale del commercio), dopo un 2016 decisamente fiacco le prospettive globali per il commercio mostrano segnali di ripresa, sebbene gli strascichi dei mesi passati siano destinati a permanere e perdurare anche nel prossimo anno, soprattutto a causa del rischio di una ondata protezionistica globale che potrebbe venire innescata dagli Usa a guida Trump.
A riprova ci sono le stime del Wto, che se per quest’anno prevedono un incremento degli scambi del 2,4%, questa cifra è in realtà solo quella mediana di una forchetta estimatoria piuttosto ampia: dall’1,8% al 3,6%.
Il tutto dopo che nel 2016 il commercio ha segnato un mesto 1,3%. L’elevata ampiezza della forchetta previsionale riguarda anche il 2018, su cui il Wto stima scambi tra il +2,1% e il +4%.
“Il principale fattore di rischio è l’incertezza sulle politiche, incluse possibili misure restrittive”, afferma l’Organizzazione in un rapporto con un chiaro riferimento all’eventuale protezionismo. Un altro potenziale fattore frenate è rappresentato dal possibile inasprimento delle politiche monetarie.