L’azienda di call canter Almaviva ha annunciato il trasferimento a Rende. Si tratta dei primi 150 trasferimenti di un blocco di 396 operatori impiegati nella commessa Enel, persa nel dicembre scorso. “Siamo vicini ai lavoratori di Almaviva e saremo al loro fianco in una lotta per la solidarietà, per una vertenza che è sociale, economica e culturale – sottolinea il segretario della Cgil Palermo Enzio Campo – Quella dell’azienda è una scelta ricattatoria. Si tratta di un licenziamento mascherato. I lavoratori impiegati nella commessa Enel hanno un contratto part-time, guadagnano 600 euro al mese, lavorano 4 ore, come fanno a trasferirsi a Rende? La realtà è che in questo modo li utilizzano come elemento di pressione per rientrare in modo surrettizio in un appalto che Almaviva ha perso. E tutto ciò sta avvenendo nel mancato rispetto delle clausole sociali da parte di Enel, e nel dispregio di tavoli e accordi”.
La Cgil chiede un intervento al sindaco di Palermo, al prefetto di Palermo e al presidente della Regione. “I lavoratori non possono essere trattati in questo modo – aggiunge Enzo Campo – Lavoreremo in accordo anche alla Slc nazionale affinché nei piani nazionali delle aziende ci sia un impegno al rispetto per le parti più fragili del Paese. Nella nostra iniziativa del 19 settembre, promossa allo Steri dal Laboratorio Sud della Cgil – continua ancora Campo – abbiamo detto che il Mezzogiorno d’Italia deve diventare la premessa per la crescita economica del Mediterraneo d’Europa”.