L’inefficienza della pubblica amministrazione ha annullato lo sforzo del governo per aumentare gli investimenti in opere pubbliche che hanno registrato un calo del 3% nel 2017 causando la perdita di 6 miliardi di investimenti aggiuntivi nel biennio 2017/2018. E’ quanto rileva l’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni dell’Ance.
Complessivamente, si legge nel rapporto, a fronte di un Pil dei paesi europei cresciuto del 2,4% nel quarto trimestre, quello italiano è salito dell’1,6%. Secondo l’Ance “è mancato l’apporto del settore delle costruzioni” visto che gli investimenti nel settore sono rimasti fermi (-0,1%) dopo 10 anni di crisi in cui sono stati persi 60 miliardi di spesa in infrastrutture. “Senza il crollo degli investimenti in costruzioni – sottolinea l’Ance – l’economia avrebbe potuto crescere in media di mezzo punto di Pil in più all’anno”.
E nonostante lo sforzo del governo che ha aumentato del 72% le risorse per infrastrutture nel triennio 2016-2018 “il settore dei lavori pubblici anche nel 2017 registra un netto calo del 3% rispetto al 2016”.
Particolarmente negativa, secondo l’Osservatorio dell’Ance, la performance dei comuni “che nello scorso anno hanno ridotto la spesa per investimenti in opere pubbliche di circa 800 milioni, pari a -7,4%. Un risultato ancora fortemente negativo dopo un 2016chiuso con -1,7 miliardi di spesa”. Queste cifre, sottolinea lo studio, fa raggiungere il livello più basso dall’inizio della crisi.
Secondo l’Ance “l’inefficienza delle procedure di spesa della PA ha annullato gli obiettivi prefissati dalle scelte di politica economica. A ciò si aggiunga l’entrata in vigore nel 2016 del nuovo codice degli appalti e nel 2017 del decreto correttivo che hanno accentuato gli effetti della crisi, bloccando di fatto un settore che invece si voleva rilanciare”.
Per il 2018, l’Ance stima una crescita del 2,4% degli investimenti totali nelle costruzioni con un +2,5% delle opere pubbliche derivante dalle misure approvate nella legge di bilancio che ha stanziato 4,7 miliardi di euro in più rispetto all’anno scorso. Ma questo risultato, avverte l’Ance, “si potrà ottenere solo se si supereranno gli ostacioli ai meccanismi di spesa della PA”.