“Oggi abbiamo tre contratti dei metalmeccanici. Confindustria è quella che paga di più”. Per questo “bisogna fare chiarezza” sui contratti firmati e depositati al Cnel. Lo ha chiesto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a margine di un convegno al Cibus di Parma.
“Noi abbiamo firmato un accordo interconfederale nel 2018, il famoso patto per la fabbrica, nel quale ci siamo dati l’impegno per misurarci sulla rappresentatività e noi siamo d’accordo. Ma non siamo stati noi a fermare l’accordo – ha ricordato Bonomi circa la richiesta della Cgil di una legge sulla rappresentanza -. Al Cnel sono depositati oltre 900 contratti, ma andiamo a vedere chi li ha firmati. E’ facile: andiamo a vedere chi li ha firmati perché fa dumping? Ma non è certo Confindustria che li ha firmati. Io vorrei che qualcuno andasse a vedere, sui metalmeccanici, quanti contratti ci sono? E quali sindacati li hanno firmati? Perché poi si scopre qualcosa di interessante”.
“Confindustria è stata ben chiara nel 2018. Oggi abbiamo tre contratti dei metalmeccanici. Confindustria è quella che paga di più – ha aggiunto il leader degli industriali -. Per me un metalmeccanico è un metalmeccanico, un lavoratore è un lavoratore. Chi ha firmato quei contratti che danno meno? Sarebbe interessante che ci fosse un’inchiesta giornalistica. Perché il Cnel ha registrato 900 contratti. Se deve fare solo da notaio bene, se no andiamo a vedere se ha senso firmare i contratti e registrarli. Confindustria vuole che venga fatta chiarezza”.
E.G.
