Un bus è precipitato intorno alle 20 di ieri dal cavalcavia Vempa a Mestre in provincia di Venezia, facendo un volo di circa 30 metri e atterrando sulla sede ferroviaria, dove poi ha preso fuoco. Per la prefettura il bilancio è di 21 morti, tra cui due minori, e 15 feriti. Il mezzo era stato noleggiato per portare gli ospiti del campeggio “Hu” di Marghera di ritorno da Venezia. Tra i documenti delle vittime, stando a quanto detto per primo dal sindaco Brugnaro, ci sono documenti ucraini e di altri Paesi stranieri. Tra le ipotesi sulle cause dell’incidente c’è quella di un malore dell’autista. Il mezzo sarebbe stato ibrido, a gasolio e gas metano.
“Cordoglio e profonda vicinanza della Cisl alle famiglie che hanno perso i loro cari nella tragedia del cavalcavia di Mestre. Un incidente terribile che ci lascia attoniti ed addolorati in un sentimento di commozione collettiva che unisce tutti gli italiani”. Lo scrive su Twitter il leader Cisl, Luigi Sbarra.
e.m.