Confcommercio vede il 2017 come un anno caratterizzato da “consistenti rischi di rallentamento con una crescita del Pil inferiore all’1% inizialmente previsto”. Nonostante il miglioramento delle condizioni economiche degli italiani nel 2016, il 2017 non consoliderà questo trend anche perché “la politica fiscale da espansiva diventerà restrittiva”. I dati sono contenuti l’outlook “2017, un anno denso di rischi” presentato dall’associazione in collaborazione con il Censis.
Anche il reddito disponibile reale delle famiglie subirà una frenata passando dal +2,2% del 2016 al +0,3% del 2017. Secondo Confcommercio, infatti, il processo sarà l’effetto del rallentamento dell’occupazione che passerà da un aumento dell’1,1% nel 2016 a un +0,4% del 2017.
Analoga battuta d’arresto anche per i consumi che da un +1,3-1,4% del 2016 passeranno a +0,6% Per il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, Il 2017 “sarà difficilissimo consolidare il profilo crescente dei consumi che sono il traino agli investimenti. Per la crescita non occorrono misure straordinarie ma bisogna abbandonare la logica degli interventi spot e dei bonus per una riduzione generalizzata delle aliquote Irpef”.
Per il 71,5% delle famiglie italiane, infatti, la priorità per migliorare la propria condizione economica sta proprio in una riduzione delle tasse. Dallo studio emerge anche che per il 16,1% degli intervistati per migliorare la propria condizione economica sarebbero invece utili misure di contrasto alla povertà, per il 5,3% il contrasto alla criminalità e per il 7,1% la riforma istituzionale.