A dicembre l’indice di disagio sociale calcolato da Confcommercio scende a 21 punti, in diminuzione di 1 punto rispetto al mese di novembre, ritornando sui valori della primavera del 2014. Ciò è imputabile “alla diminuzione della disoccupazione estesa e dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto”.
Questa riduzione dell’indicatore macroeconomico di disagio sociale “costituisce un buon presupposto per la ripresa economica del 2015”.
A dicembre il tasso di disoccupazione ufficiale è sceso al 12,9%, in diminuzione di quattro decimi di punto rispetto novembre e in aumento di quattro decimi nei confronti di un anno prima. I disoccupati si sono attestati a 3 milioni 322mila unità (-109mila sul mese precedente e +95mila rispetto a dicembre del 2013). Il numero di occupati è aumentato di 93mila unità su base mensile.
Nel mese di dicembre sono state autorizzate 89,4 milioni circa di ore di Cig, in aumento rispetto agli 85 milioni di novembre e in calo rispetto ai 94 milioni dello stesso mese del 2013. Le ore di Cig utilizzate – destagionalizzate e ricondotte a Ula – sono stimate in aumento di circa 2mila unità.
Il numero di scoraggiati è stimato in crescita di 9mila unità portando, a dicembre, questa componente delle forze di lavoro potenziali a circa 919mila unità. A dicembre il combinarsi della riduzione dei disoccupati ufficiali e del modesto aumento degli scoraggiati e delle persone in Cig ha determinato una riduzione del tasso di disoccupazione esteso, passato dal 17,3% di novembre al 16,9%.
Nello stesso mese i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto sono diminuiti dello 0,5% (+0,2% a novembre).