Un forte accordo tra tutte le Associazioni della moda per compattare il sistema in un momento in cui si stanno delineando, a livello italiano ed europeo, le giuste condizioni per dare impulso a importanti attività di sviluppo del nostro Paese. E` questo il senso dell`incontro tra il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, e la delegazione rappresentante del Comitato Strategico di Camera Nazionale della Moda Italiana composta da Patrizio Bertelli, amministratore Delegato del Gruppo Prada, Gildo Zegna, amministratore delegato di Ermenegildo Zegna e Renzo Rosso, Presidente di Otb, alla presenza del vicepresidente per l`internazionalizzazione, Barbara Beltrame Giacomello, del vicepresidente per l`organizzazione, lo sviluppo e il marketing Alberto Marenghi, del direttore generale, Francesca Mariotti, del presidente di Confindustria Moda, Cirillo Marcolin, del presidente di Sistema Moda Italia, Marino Vago, e del presidente di Herno ed ex Presidente di Confindustria Moda, Claudio Marenzi.
Un comparto duramente provato dalla pandemia che oggi, con una perdita di fatturato nel 2020 pari al 27%, rischia la tenuta stessa di una filiera riconosciuta in tutto il mondo, con un conseguente impatto negativo sull`occupazione. Per agganciare la ripresa e sviluppare tutte le potenzialità di un settore industriale simbolo del nostro Paese, i grandi Brand, traino dell`intera filiera, vogliono mettere al servizio di tutto il sistema della moda il proprio know how.
I Brand hanno confermato la propria disponibilità ad essere portavoce di un documento condiviso per contribuire insieme ai rappresentanti di Confindustria al processo di sviluppo del settore a seguito della pandemia. Nella riunione si è convenuto sull`obiettivo di assicurare una maggiore condivisione e collaborazione tra Confindustria e Cnmi sulle proposte e sulle azioni da intraprendere.
Tra i temi al centro dell`incontro, il potenziamento di tutte le misure necessarie per accrescere la competitività di prodotti unici che hanno nella manifattura qualitativa e nella ricerca innovativa il loro punto di forza, garantendo il controllo di tutte le fasi di lavorazione dei prodotti Made in Italy. Inoltre, è emersa la necessità di preservare il patrimonio delle professionalità della manifattura italiana, che supportano l`attività delle pmi, altrimenti destinate alla chiusura.
Tra le proposte, quella relativa all`istituzione di una misura di defiscalizzazione per favorire l`avvio di nuove realtà imprenditoriali, con l`inserimento di giovani talenti, per le società che realizzano il prodotto in modo tracciabile, applicando sostenibilità, sviluppo, digitalizzazione e formazione. Infatti, si è convenuto che la riduzione del cuneo fiscale sia una leva determinante per incentivare le assunzioni e realizzare filiere integrate. Questo contribuirebbe a conservare il dinamismo nel settore della moda Italiana e ad aumentare l`occupazione giovanile.
Anche la promozione del Made in Italy è stata uno dei principali argomenti di discussione. Secondo i partecipanti alla riunione, infatti, serve attivare una più stretta collaborazione tra l`industria della moda e Ice, per accelerare e favorire la penetrazione della filiera sui potenziali mercati di sviluppo. In questo senso, il tema della tracciabilità dei prodotti assume fondamentale importanza e per questo si è convenuto che, a partire dalla block-chain, occorra garantire un processo di estrema trasparenza con l`adozione di tutte le nuove tecnologie.
Durante i lavori, uno dei passaggi più significativi è stato riservato al tema della digitalizzazione per cogliere le nuove opportunità che si sono delineate per effetto della pandemia nel campo degli acquisti. Secondo i rappresentanti degli industriali deve diventare un elemento cardine in tutte le fasi di progettazione, produzione, narrazione e distribuzione dei prodotti.
Molta attenzione anche alla sostenibilità ambientale, con l`impegno dell`industria a contribuire alla realizzazione degli obiettivi Onu sullo sviluppo sostenibile. Tra le sfide più ambiziose, la riduzione degli impatti ambientali e l`implementazione dei processi di economia circolare.
È stata registrata grande determinazione anche sulla sostenibilità sociale, di cui in questi anni il settore della moda è stato promotore e tutta l`industria ha sempre mostrato grande impegno: dall`attenzione alle condizioni di lavoro, al raggiungimento della parità di genere e all`inclusione della diversità.
Un capitolo decisivo quello sulla formazione professionale, che sarà al centro dell`azione dell`industria, con particolare riferimento alla trasformazione dei mestieri attualmente in atto e alla creazione delle condizioni per favorire il ricambio generazionale.
TN