Luigi Di Maio inaugura il suo percorso di ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico incontrando questa mattina, a Roma, una delegazione di riders, i fattorini su due ruote che definisce “il simbolo di una generazione abbandonata, che non ha tutele e a volte nemmeno un contratto”.
“Vogliamo dare un segnale – ha detto – a chi ha un lavoro e chiede un po’ di dignità. Lo possiamo fare con le leggi, con una paga minima oraria e, soprattutto, favorendo il confronto tra grandi gruppi internazionali e ragazzi che chiedono diritti minimi e non chiedono la luna”.
Il neo ministro ha annunciato poi l’intenzione di avviare un percorso di tutela per questi lavoratori, per la maggior parte ragazzi, e garantire loro “una vita dignitosa”. E iniziare il percorso di governo proprio da questa categoria è altamente simbolico, perché “il ministero del Lavoro deve tutelare le fasce deboli”.
“Con i riders ci rivedremo tra una settimana e dobbiamo trovare una soluzione – ha affermato -.Il governo può portare i colossi che gestiscono i fattorini al tavolo. Sarà il primo atto del ministero. È un piccolo passo, c’è tanta gente che chiede lavoro e dignità, non la luna. E noi possiamo dare loro questa dignità con un salario minimo orario e portando al tavolo i colossi”, ha concluso Di Maio.