• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Contatti
giovedì, 26 Giugno 2025
  • Accedi
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Il decreto Cura Italia non impedisce il licenziamento per superamento del periodo di comporto

    Rendere più facili i licenziamenti non favorisce la mobilità, ma l’esclusione. Una analisi della Voce.info sulle riforme del lavoro di Fornero e Renzi

    Una settimana di 4 giorni per flessibilità aziendale, benessere lavorativo e conciliazione con i tempi di vita

    Parole che pesano: quando una battuta diventa una sanzione disciplinare

    Le aziende americane contro Trump: le deportazioni degli immigrati rischiano di fare grossi danni all’economia

    Sull’immigrazione è il momento di un bagno di realismo

    Fiscal drag, il gioco delle tre carte del governo

    Fiscal drag, il gioco delle tre carte del governo

    Licenziamenti individuali: quella legge del ’66

    Legittimo il licenziamento del dirigente per conflitto d’interessi

    Se il dollaro perde forza si apre uno spiraglio per gli eurobond

    Se il dollaro perde forza si apre uno spiraglio per gli eurobond

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Ex Gkn, la sentenza del Tribunale non ferma la protesta, il 31 dicembre presidio in fabbrica dei lavoratori: “Non è finita finché non è finita”

    Ex Gkn, il Tribunale di Firenze ordina lo sgombero. La Fiom: difenderemo il presidio dei lavoratori, la fabbrica deve essere riaperta

    Metalmeccanici, dal Cruscotto della Fim Cisl una radiografia del settore. Crescono il lavoro a tempo indeterminato e le retribuzioni, ma il fisco erode le buste paga più dell’inflazione, e degli aumenti contrattuali beneficia innanzi tutto il Mef

    Metalmeccanici, dal Cruscotto della Fim Cisl una radiografia del settore. Crescono il lavoro a tempo indeterminato e le retribuzioni, ma il fisco erode le buste paga più dell’inflazione, e degli aumenti contrattuali beneficia innanzi tutto il Mef

    Distribuzione Moderna Organizzata, Lidl Italia esce da Federdistribuzione: tempi troppo lunghi per il rinnovo del contratto

    Lidl Italia, prosegue la mobilitazione degli oltre 23mila dipendenti per il contratto integrativo aziendale

    Metalmeccanici in piazza per il rinnovo del contratto, bloccate la tangenziale Bologna e il porto Ancona

    Parla Simone Sabattini, l’avvocato della Fiom-Cgil che difenderà gli organizzatori dello sciopero dei metalmeccanici: “sbagliato criminalizzare manifestazioni di interesse collettivo. Questa sarà la nostra linea difensiva”

    Metalmeccanici, spiragli per una ripresa del confronto sul contratto dopo il vertice al ministero del Lavoro: Federmeccanica e sindacati disposti a una “trattativa senza pregiudizi”. Calderone, “è nell’interesse del paese”

    Metalmeccanici, spiragli per una ripresa del confronto sul contratto dopo il vertice al ministero del Lavoro: Federmeccanica e sindacati disposti a una “trattativa senza pregiudizi”. Calderone, “è nell’interesse del paese”

    segretaria generale della Uila Enrica Mammucari

    Caporalato, Mammucari (Uila): oltre la repressione serve sostenere le aziende oneste

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    Il cruscotto metalmeccanico della Fim-Cisl – II edizione

    Cgil, in dieci anni raddoppiato il numero dei contratti ma i salari restano al palo

    Sviluppo Lavoro Italia, firmato il rinnovo del contratto collettivo aziendale di lavoro, aumenti dei minimi tabellari del 14,5%

    Inail, andamento degli infortuni e delle malattie professionali maggio 2025

    Il testo dell’accordo economico collettivo per il settore del commercio

    Il testo dell’accordo del contratto dei servizi di pulizia

    Il testo dell’ipotesi di accordo Aran sul CCNQ per la definizione dei comparti e delle aree di contrattazione collettiva nazionale 2025-2027

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

    Il cambiamento demografico nella realtà italiana: prospettive, cause e conseguenze, di AA.VV. Edizioni INAPP

    Il cambiamento demografico nella realtà italiana: prospettive, cause e conseguenze, di AA.VV. Edizioni INAPP

    Conoscere l’economia per scegliere meglio, di Elsa Fornero e Anna Lo Prete. Edizioni Laterza

    Conoscere l’economia per scegliere meglio, di Elsa Fornero e Anna Lo Prete. Edizioni Laterza

    Antifascisti immaginari, di Antonio Padellaro. Edizioni PaperFirst

    Antifascisti immaginari, di Antonio Padellaro. Edizioni PaperFirst

  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro
  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Il decreto Cura Italia non impedisce il licenziamento per superamento del periodo di comporto

    Rendere più facili i licenziamenti non favorisce la mobilità, ma l’esclusione. Una analisi della Voce.info sulle riforme del lavoro di Fornero e Renzi

    Una settimana di 4 giorni per flessibilità aziendale, benessere lavorativo e conciliazione con i tempi di vita

    Parole che pesano: quando una battuta diventa una sanzione disciplinare

    Le aziende americane contro Trump: le deportazioni degli immigrati rischiano di fare grossi danni all’economia

    Sull’immigrazione è il momento di un bagno di realismo

    Fiscal drag, il gioco delle tre carte del governo

    Fiscal drag, il gioco delle tre carte del governo

    Licenziamenti individuali: quella legge del ’66

    Legittimo il licenziamento del dirigente per conflitto d’interessi

    Se il dollaro perde forza si apre uno spiraglio per gli eurobond

    Se il dollaro perde forza si apre uno spiraglio per gli eurobond

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Ex Gkn, la sentenza del Tribunale non ferma la protesta, il 31 dicembre presidio in fabbrica dei lavoratori: “Non è finita finché non è finita”

    Ex Gkn, il Tribunale di Firenze ordina lo sgombero. La Fiom: difenderemo il presidio dei lavoratori, la fabbrica deve essere riaperta

    Metalmeccanici, dal Cruscotto della Fim Cisl una radiografia del settore. Crescono il lavoro a tempo indeterminato e le retribuzioni, ma il fisco erode le buste paga più dell’inflazione, e degli aumenti contrattuali beneficia innanzi tutto il Mef

    Metalmeccanici, dal Cruscotto della Fim Cisl una radiografia del settore. Crescono il lavoro a tempo indeterminato e le retribuzioni, ma il fisco erode le buste paga più dell’inflazione, e degli aumenti contrattuali beneficia innanzi tutto il Mef

    Distribuzione Moderna Organizzata, Lidl Italia esce da Federdistribuzione: tempi troppo lunghi per il rinnovo del contratto

    Lidl Italia, prosegue la mobilitazione degli oltre 23mila dipendenti per il contratto integrativo aziendale

    Metalmeccanici in piazza per il rinnovo del contratto, bloccate la tangenziale Bologna e il porto Ancona

    Parla Simone Sabattini, l’avvocato della Fiom-Cgil che difenderà gli organizzatori dello sciopero dei metalmeccanici: “sbagliato criminalizzare manifestazioni di interesse collettivo. Questa sarà la nostra linea difensiva”

    Metalmeccanici, spiragli per una ripresa del confronto sul contratto dopo il vertice al ministero del Lavoro: Federmeccanica e sindacati disposti a una “trattativa senza pregiudizi”. Calderone, “è nell’interesse del paese”

    Metalmeccanici, spiragli per una ripresa del confronto sul contratto dopo il vertice al ministero del Lavoro: Federmeccanica e sindacati disposti a una “trattativa senza pregiudizi”. Calderone, “è nell’interesse del paese”

    segretaria generale della Uila Enrica Mammucari

    Caporalato, Mammucari (Uila): oltre la repressione serve sostenere le aziende oneste

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    Il cruscotto metalmeccanico della Fim-Cisl – II edizione

    Cgil, in dieci anni raddoppiato il numero dei contratti ma i salari restano al palo

    Sviluppo Lavoro Italia, firmato il rinnovo del contratto collettivo aziendale di lavoro, aumenti dei minimi tabellari del 14,5%

    Inail, andamento degli infortuni e delle malattie professionali maggio 2025

    Il testo dell’accordo economico collettivo per il settore del commercio

    Il testo dell’accordo del contratto dei servizi di pulizia

    Il testo dell’ipotesi di accordo Aran sul CCNQ per la definizione dei comparti e delle aree di contrattazione collettiva nazionale 2025-2027

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

    Il cambiamento demografico nella realtà italiana: prospettive, cause e conseguenze, di AA.VV. Edizioni INAPP

    Il cambiamento demografico nella realtà italiana: prospettive, cause e conseguenze, di AA.VV. Edizioni INAPP

    Conoscere l’economia per scegliere meglio, di Elsa Fornero e Anna Lo Prete. Edizioni Laterza

    Conoscere l’economia per scegliere meglio, di Elsa Fornero e Anna Lo Prete. Edizioni Laterza

    Antifascisti immaginari, di Antonio Padellaro. Edizioni PaperFirst

    Antifascisti immaginari, di Antonio Padellaro. Edizioni PaperFirst

  • Appuntamenti
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro
No Result
View All Result

Home - Rubriche - Poveri e ricchi - I Gufi, le banche e l’automobile

I Gufi, le banche e l’automobile

di Maurizio Ricci
9 Dicembre 2019
in Poveri e ricchi, Analisi
I Gufi, le banche e l’automobile

Nanni Svampa e i Gufi la cantavano negli anni ’60: “Io vado in banca/Stipendio fisso/Così mi piazzo/E non ci penso più”. Andatela a cantare ai dipendenti Unicredit, appena investiti dalla bufera Mustier, l’amministratore delegato che ha annunciato la chiusura di 500 filiali e il taglio di 8 mila posti. E’ la conferma che molta acqua è passata sotto i ponti dai tempi dei Gufi. Ma la corrente si è ingrossata vorticosamente giusto negli ultimi dieci anni. E quello Unicredit è solo uno scroscio di una tempesta più vasta, che scuote tutto il sistema bancario europeo. E non si ferma lì. Ne troviamo un’eco potente in un’altra area privilegiata dell’occupazione: l’industria dell’auto, scossa dalla crisi delle grandi case tedesche.

A ben vedere, a ballare, in questo momento, sono quelli che, fino a ieri, avremmo definito due bastioni della classe media, che non è mai stata tutta borghese. Operaia, nel caso dell’auto, dove la norma dei contratti a tempo indeterminato e l’ombrello della protezione sindacale ha fatto prosperare a lungo quella che, tante volte, abbiamo definito l’aristocrazia dei colletti blu. Squisitamente borghese nel caso dei bancari, espressione di massa di un rango sociale e di uno stile di vita all’insegna della stabilità, della sicurezza, ma anche del miraggio di carriere fulminanti nella finanza. Il fatto che la crisi colpisca questi due bastioni non è, forse, casuale. La crisi del 2008 è stato il frutto, in larga misura, di fattori contingenti. Quella attuale sembra legata a processi profondi, strutturali, a grandi trasformazioni con cui dovremo fare i conti molto più a lungo.

I dati che vengono dalla Germania sono cupi. Ottobre ha registrato brusche cadute sia della produzione industriale che degli ordinativi. Le incertezze della Brexit e delle guerre commerciali Usa-Cina non bastano a spiegare la paralisi dell’industria tedesca dell’auto, un Moloch da 830 mila addetti diretti, più altri 2 milioni nell’indotto. Nel mondo, quest’anno si venderanno 4 milioni di auto in meno, rispetto agli oltre 80 milioni di veicoli del 2018 e l’auto tedesca ha accusato un crollo di vendite pari al 14,4 per cento: un disastro. Audi, Daimler e giganti dell’indotto come Continental e Bosch hanno annunciato tagli di occupazione per 50 mila addetti. Secondo il Center for Automotive Research da qui al 2030 salteranno almeno 233 mila posti di lavoro. Le ombre di Trump e di Boris Johnson sono solo un elemento. Dietro ci sono mutamenti profondi ed irreversibili: l’auto arriva a fare i conti con il riscaldamento globale e le emissioni di CO2. Si ammaina di colpo la bandiera del diesel, punto di forza del made in Germany. E si concentrano sforzi e investimenti sull’elettrico, dovendo scontare, in termini di complessità e intensità produttiva, l’enorme semplificazione che il motore elettrico (in sostanza, una batteria e quattro fili) rappresenta rispetto a quei prodotti di raffinata ingegneria che sono i moderni motori  a combustione interna, assemblati con centinaia di pezzi e congegni diversi.

Anche le banche affrontano una sorta di mutazione genetica. Il peso di tassi d’interesse, bassi a livelli record e, spesso, negativi è solo un elemento della crisi che ha prosciugato la redditività degli istituti di credito. Dal 2008, le 10 maggiori banche europee per capitalizzazione hanno ridotto gli organici del 20 per cento. Adesso, si preparano ad un altro giro di vite, annunciando tagli, complessivamente, per 60 mila posti, circa il 6 per cento dell’occupazione del settore in Europa. Unicredit ne taglia 8 mila, Deutsche Bank quasi 20 mila. Commerzbank riduce il personale dell’8,7 per cento, la Barclays del 3,6, Caixabank, in Catalogna, del 5,3, Santander e Société Générale fra l’1,4 e il 2,3 per cento.

Anche qui, il regime dei tassi è solo un elemento. Mutano radicalmente e irreversibilmente i processi produttivi, come ci accorgiamo tutti, ogni volta che andiamo al bancomat o paghiamo l’Imu via computer. Ma, come era facile prevedere, il robot – nella sua versione incorporea: il software – non si limita ad avanzare. Sale. La stretta sull’occupazione non riguarda più solo gli impiegati di filiale e di sportello. Da aprile ad agosto, a tagliare sono state soprattutto le banche di investimento, il settore più sofisticato della finanza tradizionale, quello che gestisce i risparmi, investe, compra, vende titoli e materie prime. Citigroup, Barclays, SocGen, Hsbc hanno licenziato 30 mila dipendenti, il 6 per cento del totale degli addetti che avevano in questi settori che, fino a ieri, erano la punta di diamante dell’attività bancaria. Colpa dell’automated trading, le transazioni gestite alla velocità di nanosecondi dai software. E del fintech, la finanza online, che cattura sempre più clienti. Metalmeccanici e bancari, miti del XX secolo, il XXI se li sta lasciando alle spalle.

Maurizio Ricci

Attachments

  • jpg
Maurizio Ricci

Maurizio Ricci

Giornalista

In evidenza

Ex Gkn, la sentenza del Tribunale non ferma la protesta, il 31 dicembre presidio in fabbrica dei lavoratori: “Non è finita finché non è finita”

Ex Gkn, il Tribunale di Firenze ordina lo sgombero. La Fiom: difenderemo il presidio dei lavoratori, la fabbrica deve essere riaperta

25 Giugno 2025
Acea, siglato accordo integrativo su ripristino articolo 18

Acea-Eni plenitude: nessun accordo firmato con i sindacati, ma una intesa programmatica su strategie e progetti

25 Giugno 2025
Il decreto Cura Italia non impedisce il licenziamento per superamento del periodo di comporto

Rendere più facili i licenziamenti non favorisce la mobilità, ma l’esclusione. Una analisi della Voce.info sulle riforme del lavoro di Fornero e Renzi

25 Giugno 2025
Ilva, sbloccata la trattativa

Ex Ilva, incontro al ministero del Lavoro: azienda propone 4.050 unità in Cigs, 3.500 a Taranto. Nuovo incontro il 3 luglio

25 Giugno 2025
Istat, nel I trimestre prezzi abitazioni in moderato calo, -0,4% su anno

Casa, Uil: allarme caro-affitti, costo medio del canone sale a 757 euro al mese

25 Giugno 2025
Ulteriori informazioni

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

© 2024 - Il diario del lavoro s.r.l.
Via Flaminia 287, 00196 Roma

P.IVA 06364231008
Testata giornalistica registrata
al Tribunale di Roma n.497 del 2002

segreteria@ildiariodellavoro.it
cell: 349 9402148

  • Abbonamenti
  • Newsletter
  • Impostazioni Cookies

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Rubriche
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
  • Approfondimenti
    • L’Editoriale
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    • Diario delle crisi
  • Fatti e Dati
    • Documentazione
    • Contrattazione
  • I Blogger del Diario
  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Accedi