Sta diventando sempre più cattiva la vertenza per il rinnovo (o rinnovamento che sia) del contratto dei metalmeccanici. I sindacati hanno dato il via a una serie di scioperi più pesanti del primo che hanno già consumato e hanno annunciato di voler cominciare a fare sul serio per far cambiare tono a questa vertenza, in realtà mai decollata. Federmeccanica però non accenna a voler cambiare strategia, resta attaccata alla sua proposta e non sembra interessata a soluzioni diverse, più classiche. Se non si può cambiare, dicono, meglio rinunciare al rinnovo, teniamoci il vecchio contratto e basta così.
Una posizione dura, alla quale appunto i sindacati vogliono rispondere con analogo irrigidimento. Il punto è che questa politica rischia di rimettere in discussione una delle affermazioni fatte dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia all’assemblea due settimane fa. Potrebbe non reggere infatti l’indicazione secondo la quale il negoziato interconfederale su nuove regole di contrattazione si potrà avviare solo dopo la conclusione della stagione contrattuale. Se questa stagione infatti deve allungarsi oltre misura, e queste sembrano al momento le previsioni, sarebbe impossibile infatti attendere passivamente che scorrano i mesi.
Carlo Calenda, il ministro dello Sviluppo, è stato chiaro nei giorni scorsi parlando al Festival dell’economia di Trento. Ha assicurato che il governo non entrerà da protagonista nel campo delle relazioni industriali, lasciando alle parti sociali il compito di mettere a punto nuove regole per la contrattazione, ma non all’infinito. Con l’autunno scadrà il bonus di tempo lasciato a Confindustria e soci e sarà il governo a prendere le decisioni che gli altri non riescono a prendere. Sia chiaro, l’autunno è dietro l’angolo.
Di qui la possibilità che quel dialogo, mai partito, tra le confederazioni dei sindacati e delle imprese possa invece prendere corpo a breve. E’ stato Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil, a dire nei giorni scorsi che siamo alla vigilia del via a questo negoziato e che con Confindustria si sta già ragionando sulla data più utile per farla partire. Del resto, le tre confederazioni dei lavoratori stanno già discutendo di contrattazione con diverse organizzazioni datoriali, le Cooperative, la Confapi, gli artigiani, la Confcommercio. E’ evidente che il confronto più importante è quello che si deve svolgere con Confindustria, ma che questi confronti paralleli intanto vadano avanti e si cominci a intravvedere anche qualche conclusione, non è un dato che possa essere sistematicamente ignorato.
E del resto non è immobile nemmeno il quadro del confronto tra il governo e i sindacati. Il faccia a faccia dei giorni scorsi tra Cgil, Cisl e Uil da una parte, Poletti e Nannicini dall’altra, ha smosso qualcosa e presto si svolgeranno altri incontri per parlare sempre più seriamente di pensioni e lavoro. Prospettiva tanto più credibile in un momento in cui Matteo Renzi sta assaggiando in termini di disaffezione se non di disattenzione il frutto amaro di suoi passati atteggiamenti molto negativi verso i corpi intermedi. Il fatto che sia andato, tra l’altro a prendersi dei fischi, all’assemblea di Confcommercio e che vada al tradizionale convegno di inizio estate dei Giovani imprenditori di Confindustria a Santa Margherita Ligure, sta forse a significare una nuova attenzione del governo verso tutti i possibili alleati della battaglia che Renzi si prepara a sostenere per il referendum di ottobre sulla riforma della costituzione.
Torna la concertazione? Certamente no, perché quelli erano altri tempi e altre politiche, ma certamente il quadro generale sta cambiando e un’attenzione maggiore del governo su questi temi e su queste organizzazioni è da mettere nel conto. Del resto, la concertazione vera e propria non è mai finita. Ne fa fede quanto a Il diario del lavoro ha detto in una lunga intervista Gaetano Sateriale, responsabile del Piano del lavoro della Cgil, parlando della realtà e del possibile sviluppo della contrattazione territoriale, quegli accordi, tra mille e duemila, che ogni anno vengono raggiunti tra i sindacati, specie quelli dei pensionati, e gli anti locali, comuni, province e regioni, sui bisogni di welfare e assistenza espressi dai cittadini. Una realtà in grande crescita, interessantissima non fosse che perché stimolando l’azione dei comuni per una migliore allocazione delle risorse pubbliche, ridotte quanto si vuole, ma sempre esistenti, è possibile ottenere una crescita della domanda interna, il punto maggiormente dolente della nostra economia. Una realtà in movimento che sottolinea, se ce ne fosse bisogno, la centralità dei problemi del lavoro e dell’azione dei corpi intermedi.
Contrattazione
Questa settimana è stato avviato l’iter per l’approvazione della piattaforma sindacale sul rinnovo del contratto nazionale del settore Edile. Per quanto riguarda il settore agricolo, il sindacato di categoria Flai Cgil ha siglato, insieme ai sindacati della Romania, un accordo per la difesa dei diritti dei lavoratori rumeni impiegati in agricoltura in Italia. Ancora, i sindacati di categoria Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil, insieme ad Assosistema, hanno costituito Fasiil, un Fondo di assistenza sanitaria integrativa del servizio sanitario nazionale per i lavoratori del sistema industriale integrato di beni e servizi tessili e medici affini. Buone notizie per la vertenza Skf: i sindacati metalmeccanici e azienda hanno infatti siglato una ipotesi di accordo aziendale sui premi di produttività e di redditività. Sempre sul settore metalmeccanico, sindacati e Confimi si sono incontrati per il rinnovo del contratto nazionale della piccola e media Industria metalmeccanica. Infine, brutte notizie dal tavolo negoziale per il contratto nazionale dei lavoratori dei consorzi di bonifica e di miglioramento fondiario, che si è concluso con una rottura delle trattative.
La nota
Il Consiglio dei ministri ha dato un parere positivo preliminare al decreto legge contro l’utilizzo indiscriminato dei voucher. La vicenda dei buoni lavoro viene ripercorsa da Fernando Liuzzi. Sempre Liuzzi ha analizzato, a seguito dell’indagine trimestrale di Federmeccanica sul settore metalmeccanico, le intenzioni della federazione rispetto alle trattative con Fim, Fiom e Uilm, sul rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. Infine, Nunzia Penelope riferisce sulla vicenda delle contestazioni a Matteo Renzi nel corso dell’assemblea generale di Confcommercio, e ne trae spunto per una riflessione sulla ‘’riscoperta’’ dei corpi intermedi da parte del premier.
Interviste
Gaetano Sateriale, responsabile del Piano del lavoro della Cgil, è stato intervistato dal direttore de Il diario del lavoro Massimo Mascini sulla contrattazione territoriale, “nuova frontiera’’ del sindacato.
Diario della Crisi
Questa settimana i lavoratori della General Electric sono entrati in sciopero per denunciare l’assenza di soluzioni alternative alla chiusura del sito e l’immanenza dei 179 licenziamenti previsti dal piano. Sulla vertenza Tirreno Power, i sindacati di categoria hanno chisto un incontro con l’azieda in seguito alla decisione del cda del gruppo di non rimettere in servizio i gruppi a carbone della centrale di Vado Ligure, in provincia di Savona. Infine, il sit-in dei sindacati davanti alla Regione Sicilia ha dato i suoi frutti: le parti sociali sono infatti riusciti a ottenere un incontro con la Regione per discutere sul futuro della cantieristica navale, attualmente in crisi.
I blogger del Diario
Giovanni Pino, Scioperi e servizi. Italia Vs Francia
Valerio Gironi, Un Nibali per la contrattazione
Massimo Fiaschi, Eguaglianza, retribuzioni e produttività
La biblioteca del Diario
Il Diario del lavoro propone la lettura del libro di Gaetano Sateriale, coordinatore nazionale del Piano Lavoro Cgil, “come il wefare crea lavoro – guida per contrattare nel territorio”.
Documentazione
Questa settimana è possibile consultare i rapporti Istat sulla produzione industriale, sull’economia italiana e agricola, sul mercato del lavoro nel I trimestre del 2016; il testo dell’indagine del Centro studi Confindustria sulla produzione industriale; Il rapporto annuale Covip per l’anno 2015; il testo dell’ipotesi di piattaforma del contratto dell’edilizia; la sintesi della 138° indagine congiunturale di Federmeccanica; il testo del verbale di accordo Almaviva; le proiezioni macroeconomiche di Bankitalia e la sintesi della 138° indagine congiunturale di Federmeccanica.