Nessun licenziamento ma esodo incentivato per i lavoratori ex Gkn di Campi di Bisenzio, ora Qf spa di Francesco Borgomeo in liquidazione volontaria. A renderlo noto è la stessa società proprietaria in una nota diffusa nella serata di ieri: “Si comunica che la nostra società rappresenta la propria volontà di rinunziare alla procedura in atto per i licenziamenti del personale e di avviare una iniziativa aziendale finalizzata a conseguire l’esodo incentivato del personale”. I dettagli, si precisa, saranno comunicati nei prossimi giorni ai circa 180 lavoratori interessati.
La notizia arriva dopo una giornata di alta tensione, in cui alcuni lavoratori di Qf ex Gkn sono saliti su un lampione dell’elettrificazione pubblica nella zona di Sesto Fiorentino “per urlare la loro rabbia contro il silenzio assordante del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dell’azienda intorno alla loro vertenza”, scrive la Fiom-Cgil. “Un’iniziativa da ricondurre all’irresponsabilità sociale di QF che a due giorni dal termine ultimo dei 60 giorni, previsti dalla Legge 234, non ha ancora presentato un piano sociale per agganciare un’ammortizzatore”.
Nel gennaio 2022 azienda e sindacati hanno sottoscritto un accordo sulla reindustrializzazione del sito e lo scorso dicembre il tribunale di Firenze aveva accolto il ricorso presentato dai sindacati per atteggiamento antisindacale dell’azienda, imponendo alla proprietà di ricorrere all’applicazione della legge 234 che prevede l’obbligo di presentare un piano industriale e di impatto sociale proprio val Ministero delle Imprese e del made in Italy.
“Riteniamo grave che, in barba a una sentenza di un Tribunale della Repubblica e a un accordo sottoscritto presso quel Ministero, lo stesso faccia finta di niente quando invece ne è responsabile insieme all’azienda, lasciando nella disperazione 180 lavoratori che da oltre due mesi non riscuotono il salario”, sottolineano in una nota congiunta Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom-Cgil, e Stefano Angelini, della Fiom-Cgil Firenze.
Per questo motivo, “sollecitiamo nuovamente al Presidente della Regione Toscana, al Sindaco della Città Metropolitana e al Sindaco di Campi Bisenzio e a tutti i parlamentari eletti su questo territorio di farsi carico di una richiesta di incontro urgente presso il Mimit”.
e.m.