“La presenza della Fiat in consiglio comunale è assolutamente inusuale perché non è solita intervenire a questo tipo di inziative. Lo dico per evitare che rappresentanti di altre istituzioni possano pensare che si possa replicare. L’intervento di Fiat oggi avviene per rispetto istituzionale nei confronti della città che fa parte dell’acronimo della società che rappresento”. Lo ha affermato Paolo Rebaudengo, responsabile delle Relazioni Industraili di Fiat, nell’intervento al consiglio comunale di Torino, convocato per discutere del piano Fabbrica Italia.
“Quella del 2008 – ha ricordato – è stata una crisi travolgente che si è ripercossa su tutti i mercati del mondo e ha interessato per la prima volta tutte le linee di business della Fiat, una crisi complessiva che ha riguardato tutto il sistema. A differenza del passato quanto a fronte delle precedenti crisi la Fiat aveva subito evidenziato in termini numerici le ricadute occupazionali, in questa occasione ha assorbito la crisi con il ricorso alla cassa integrazione evitando di trasferire sui lavoratori le ansie e preoccupazioni per la perdita del posto di lavoro”. Rebaudengo ha aggiunto che “nel 2009 la dissaturazione impianti è stata del 50% e la Fiat ha utilizzato 30 milioni di ore di cassa integrazione, evitando di trasformarla in eccedenze strutturali”. (LF)
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