La Procura di Milano obbliga Uber Eats, Just Eat, Glovo e Deliveroo ad assumere con contratto di lavoro subordinato (collaborazione coordinata e continuativa) oltre 60 mila rider finora inquadrati come lavoratori autonomi. I carabinieri del Nucleo di Tutela del Lavoro di Milano hanno notificato alle 4 società di food delivery un “verbale di riqualificazione del rapporto di lavoro” che “obbliga il datore di lavoro ad applicare la normativa prevista”, ha spiegato il colonnello Antonino Bolognani.
Sul piano pratico, ha tenuto a precisare il pm Maura Ripamonti, titolare di un’indagine sui rider partita a Milano e poi allargata all’intero territorio nazionale, significa che in Italia viene introdotto “il divieto di cottimo” e che i rider “non potranno più essere pagati a consegna”.
Le società coinvolte avranno a loro disposizione 90 giorni di tempo per adeguarsi. “Se non si allineano alle nostre indicazioni, ci sarà un decreto di ingiunzione”, ha chiarito ancora il colonnello Bolognani.
TN