“Positiva la tempestiva risposta del Ministero del Lavoro alla nostra richiesta di incontro. Apprezziamo le critiche rivolte dal dicastero ad Assodelivery su un’intesa che riteniamo sbagliata nei contenuti e profondamente scorretta nei modi in cui è stata raggiunta”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti.
“Andremo all’incontro forti di una posizione condivisa con Cisl e Uil e che ha il suo elemento distintivo nel riconoscimento di diritti e tutele derivanti dalla contrattazione collettiva”. “Siamo fermamente determinati – prosegue la dirigente sindacale – ad impedire che vengano peggiorate le condizioni dei riders attraverso un accordo di dubbia legittimità, nato solo per evitare l’applicazione generalizzata a questi lavoratori delle tutele garantite dalla legge, che reintroduce il cottimo ed estende la precarietà”.
“Accogliamo positivamente la tempestiva convocazione da parte del Ministero del Lavoro e condividiamo i rilievi tecnico-giuridici sollevati nella lettera inviata nella giornata di ieri ad Assodelivery, per quanto appreso dagli organi di stampa.
La convocazione arriva a seguito della richiesta unitaria, quali Parti comparativamente più rappresentative del settore, di riprendere in tempi rapidi il confronto. Ciò è ancora più urgente dopo l’avvenuta sottoscrizione di un contratto al massimo ribasso, siglato da UGL con Assodelivery.
La nostra determinazione a raggiungere un risultato concreto che dia reali tutele per queste lavoratrici e lavoratori non è mai mutata. La ricerca di soluzioni condivise che consentano di riconoscere ai riders gli stessi diritti che spettano ad ogni altra categoria di lavoratori è, oggi, ancor più necessaria”.
Questo è quanto afferma la Segretaria Confederale Uil, Tiziana Bocchi, che prosegue: “il 24 p.v. al tavolo Ministeriale rimarcheremo la priorità delle tutele contrattuali già presenti nel CCNL della Logistica che devono prevalere rispetto ad una soluzione che relega questi lavoratori e queste lavoratrici al mero lavoro autonomo, sottoposti ad un regime retributivo a cottimo con minimali tutele, peraltro anche inferiori a quelle già garantite dalla legge 128/2019.
Sarà nostra cura proseguire nell’opera di valorizzazione di questa attività lavorativa, che è caratterizzata da aspetti innovativi nel confronto dei lavori tradizionali e che merita tutte le attenzioni per stabilire le migliori e adeguate tutele. Non permetteremo che i riders siano considerati lavoratori di serie B”.
TN