I lavoratori di Trasnova, l’azienda che si occupa di logistica per Stellantis con sede a Pomigliano d’Arco, si sono riuniti in presidio questa mattina davanti ai cancelli dello stabilimento per manifestare contro la scadenza della commessa prevista per il 31 dicembre che mette a rischio centinaia di posti di lavoro dell’indotto.
Trasnova è un’azienda che opera nella movimentazione auto per gli stabilimenti Stellantis di Pomigliano, Melfi, Cassino e Mirafiori. Come spiegano in una nota congiunta Ciro D’Alessio, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil, Mauro Cristiani, segretario generale Fiom-Cgil di Napoli e Mario Di Costanzo, responsabile automotive della Fiom-Cgil Napoli, “la multinazionale non ha rinnovato la commessa e i primi a pagarne le conseguenze saranno i 90 lavoratori impegnati nello stabilimento campano, a cui seguiranno quelli di tutti gli altri siti dove Trasnova è presente. Parliamo di circa 650 tra lavoratrici e lavoratori”.
Numerosi gli striscioni e le bandiere esposti dalle tute blu, che hanno intonato cori contro il dimissionario amministratore delegato Carlos Tavares, e anche i tir fermi sulla strada di accesso al sito produttivo, paralizzando l’ingresso merci.
“Tutto ciò accede mentre Stellantis continua a mettere in cassa integrazione lavoratrici e lavoratori, a ridurre le produzioni, a svuotare gli stabilimenti e a chiedere soldi pubblici, con un Governo che non sta concretizzando nulla al tavolo automotive e, anzi, taglia dell’80% il fondo automotive per la transizione”, continuano i sindacalisti. “Non è più il tempo di aspettare. È necessario un intervento urgente per tutelare l’occupazione e bloccare i licenziamenti. Alla richiesta specifica per Transnova di convocazione al Mimit, ancora non abbiamo ricevuto risposta. Come aspettiamo ancora la convocazione da parte della Presidente del Consiglio per il confronto complessivo sull’automotive”.
“Stellantis e il Governo devono dare risposte e smettere di inscenare finte schermaglie tra di loro. La Fiom-Cgil, insieme alle lavoratrici e lavoratori, metteranno in campo in tutti i siti tutte le azioni necessarie per dare concretezza all’articolo 1 della nostra Costituzione e per costruirsi un futuro di dignità e libertà”, concludono D’Alessio, Cristiani e Di Costanzo.
In mattinata hanno portato solidarietà ai lavoratori i deputati Marco Sarracino (Pd), Alessandro Caramiello (M5s), Carmela Auriemma (M5S) e il leader del M5s Giuseppe Conte. Davanti ai cancelli dell’ingresso 1 sono presenti anche i rappresentanti sindacali di Fiom, Uilm e Ugl.
e.m.