La prima sezione del Tar di Lecce (presidente Cavallari) ha sospeso il decreto del sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, che fissava per il 27 marzo 2011 la data di svolgimento del referendum consultivo sull’ipotesi di chiusura totale o parziale dello stabilimento Ilva di Taranto, promosso dal comitato cittadino ‘Taranto Futurà. È stato dunque accolto il ricorso presentato da Confindustria e la Cgil. I giudici si sono ritenuti incompetenti sul motivo del ricorso concernente l’ammissibilità, in astratto, di un referendum consultivo sulla attività di insediamento industriale, trattandosi di questione devoluta al giudice ordinario, ma hanno ritenuto la propria competenza sulle censure dei ricorrenti, accogliendole. Censure che riguardano le modalità con cui sono state raccolte le firme e in particolare sulla prospettazione indicata nel modulo fatto sottoscrivere dal Comitato promotore nel quale veniva garantita la conservazione del posto di lavoro delle maestranze dell’Ilva a carico dello Stato. Il Tar ha fissato l’udienza del 12 gennaio 2011 per la decisione nel merito di tutti i ricorsi proposti contro il referendum. (LF)
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