La segreteria della Slc Cgil di Roma e del Lazio rende noto che domani, 4 maggio, i lavoratori Windtre incroceranno le braccia per uno sciopero contro l’avvio di una cessione di ramo aziendale che prevede la vendita di gran parte degli asset tecnologici di rete, insieme a oltre 2.000 lavoratori e lavoratrici, a una società di nuova costituzione detenuta a maggioranza dal fondo di investimento EQT”.
“Tale manovra – prosegue il sindacato in una nota la nota – servirebbe a realizzare un’azienda Wholesale di rete mobile, definita NETCO, progetto al momento unico in Italia e non percorso in nessuno dei principali mercati europei. Con l’incasso realizzato dalla vendita del ramo di rete, Windtre punterebbe a cambiare pelle, a diventare un’azienda di servizi, definita OPCO, per cercare margini in altri mercati oltre a quello della TLC, come quello dell’energia o delle assicurazioni. Nella Windtre, senza asset, rimarrebbero 4000 dipendenti”.
“La divisione dell’azienda, oltre a distruggere le molte professionalità che hanno reso possibile il merge più importante realizzato in Europa tra due aziende TELCO, preoccupa soprattutto per le prospettive occupazionali del settore. Dal 2 maggio sono iniziati gli scioperi delle prestazioni accessorie, mentre domani, 4 maggio, è proclamato lo sciopero nazionale per l’intera azienda. Le lavoratrici e i lavoratori saranno in presidio presso la sede aziendale a Roma, in via Cesare Giulio Viola” conclude il sindacato.
e.m.