Continua la mobilitazione sulla vertenza Hera con il blocco delle prestazioni straordinarie per un ulteriore mese per il comparto energia, dal giorno 27 maggio fino al giorno 25 giugno, e la proclamazione di un nuovo sciopero per il prossimo 24 giugno per tutti i settori afferenti al contratto gas-acqua, elettrico, chimico e ambiente.
Le motivazioni alla base della mobilitazione sono la richiesta di un piano straordinario di assunzioni di personale, che incide fortemente anche su salute e sicurezza dei lavoratori dacché il numero degli operativi non risulta sufficiente a garantire il riposo giornaliero di almeno 11 ore nel servizio di reperibilità, ma neanche, nei grandi impianti con turni H24 (Termovalorizzatori, Depuratori e Pronto intervento Gas), i riposi previsti dalla normativa.
Inoltre, il protocollo in materia di appalti non è stato correttamente applicato in questi anni, soprattutto nel confronto preventivo con i sindacati, per cui la richiesta è di avviare processi di reinternalizzazione dei servizi, in particolare quelli strategici. Infine, ai 1531 dipendenti del Gruppo con contratti di lavoro non conformi ai protocolli convenuti, vanno riconosciuti gli stessi trattamenti contrattuali del resto dei dipendenti del Gruppo regolato dai contratti del perimetro Utilitalia.
“Senza una reale interlocuzione con l’azienda, la mobilitazione sulla vertenza Hera continua”, scrive la segreteria nazionale della Femca-Cisl sul mandato ricevuto dal Coordinamento nazionale Rsu Hera il 17 maggio nel corso del coordinamento nazionale, imputando all’azienda di aver minimizzato i risultati dello sciopero del 6 maggio.
Stessa accusa arriva anche dalle segreterie nazionali di Fp e Filctem Cgil: “I rappresentanti del gruppo Hera hanno deciso di adottare un approccio mistificatorio riguardo il risultato dello scorso sciopero del 6 maggio, adottando una strategia comunicativa con una narrazione basata sull’elencazione di dati macro-aggregati e ridondanti ed ignorando il chiaro segnale giunto da tantissime lavoratrici e lavoratori del Gruppo”.
“Andremo avanti con la mobilitazione fino a quando Hera non ascolterà le nostre richieste sostenute dalle lavoratrici e dai lavoratori che in questi 5 mesi di vertenza hanno sempre fatto valere la loro presenza nelle assemblee e nella mobilitazione, la faranno valere ancora”, concludono.
e.m.