Secondo i nuovi dati Istat, ad aprile si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti in termini congiunturali dell’1,5% in valore e dell’1,6% in volume. Su base tendenziale, ad aprile, il fatturato dell’industria, corretto per gli effetti di calendario, registra un aumento dell’1,1% in valore e dello 0,3% in volume.
Su base mensile si registrano aumenti dell’1,9% sul mercato interno (+2,1% in volume) e dello 0,7% su quello estero (+0,6% in volume). Per il settore dei servizi si stima una crescita in termini congiunturali dello 0,5% in valore e dello 0,4% in volume, con una dinamica positiva sia nel commercio all’ingrosso (+0,4% in valore e +0,9% in volume) sia negli altri servizi (+0,7% in valore e +0,1% in volume).
Gli indici destagionalizzati del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie registrano a marzo un aumento congiunturale per i beni di consumo (+1,6%), per l’energia (+2%), per i beni strumentali (+2,5%) ed una crescita più contenuta per quelli intermedi (+0,5%).
Si rilevano, su base annua, incrementi dell’1,3% sul mercato interno (+0,3% in volume) e dello 0,4% su quello estero (+0,3% in volume). I giorni lavorativi di calendario sono stati 20 come ad aprile 2024.
Gli indici corretti per gli effetti di calendario del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie registrano, su base annua, un incremento per i beni di consumo (+3,8%) e per i beni strumentali (+3,2%) mentre si osserva una marcata flessione per l’energia (-13,4%) e una variazione nulla per i beni intermedi.
Nel trimestre febbraio-aprile 2025, in termini congiunturali, il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenta sia in valore (+0,5%) che in volume (+0,2%). Nello stesso arco temporale, per i servizi, si rileva un lieve incremento in valore (+0,3%) e un calo dello 0,2% in volume.
Ad aprile, nei servizi, al netto degli effetti di calendario, si registrano incrementi tendenziali del 2,1% in valore e dello 0,3% in volume. Nel commercio all’ingrosso si rilevano aumenti sia in valore (+1,2%) sia in volume (+0,9%), mentre negli altri servizi, su base annua, si registra una crescita del fatturato in valore del 3,1% e una stagnazione in volume.
Per quanto riguarda i prezzi alla produzione, a maggio questi diminuiscono dello 0,7% su base mensile e crescono dell’1,7% su base annua (era +2,6% ad aprile).
Sul mercato interno i prezzi diminuiscono dello 0,7% rispetto ad aprile e aumentano del 2,8% su base annua (da +3,8% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi sono stabili in termini congiunturali e registrano una crescita tendenziale dell’1%, come ad aprile.
Sul mercato estero i prezzi diminuiscono dello 0,4% su base mensile (-0,1% area euro, -0,6% area non euro) e crescono dello 0,3% su base annua (+0,5% area euro, invariati nell’area non euro).
Nel trimestre marzo-maggio 2025, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono del 3,1% (-4,1% mercato interno, invariati sul mercato estero).
A maggio, fra le attività manifatturiere, gli incrementi tendenziali maggiori sul mercato interno riguardano prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+2,7%) e industrie alimentari, bevande e tabacco (+2,1%); sul mercato estero riguardano prodotti chimici (+5,2%) e industria del legno, della carta e stampa (+5,1%), per l’area euro, e altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+4,1%), per l’area non euro. Ampi cali tendenziali su tutti i mercati si rilevano per coke e prodotti petroliferi raffinati (-11,4% mercato interno, -15,6% area euro, -9,4% area non euro). Sul mercato interno, la crescita su base annua dei prezzi della fornitura di energia elettrica e gas resta sostenuta ma si attenua ulteriormente (+9,3%, da +13,8% del mese precedente).
A maggio, i prezzi alla produzione delle costruzioni per Edifici residenziali e non residenziali diminuiscono dello 0,2% su base mensile e aumentano dell’1,3% su base annua (da +1,7% di aprile); anche quelli di Strade e ferrovie diminuiscono dello 0,2% in termini congiunturali, mentre sono pressoché stazionari in termini tendenziali (+0,1%; era +0,3% ad aprile).