Oggi, 1 marzo, si è svolta la conferenza stampa presso il Parlamentino della sede dell’Istituto di via IV Novembre che ha illustrato i contenuti del bando Isi 2015. Alla conferenza erano presenti il presidente dell’Inail, Massimo De Felice e il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti. L’istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro mette a disposizione 276 i milioni di euro a fondo perduto per tutte le imprese che investono in sicurezza.
Gli incentivi Isi sono erogati alle imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura. Il contributo assegnato in conto capitale è pari al 65% dei costi sostenuti per la realizzazione dell’intervento ed è compreso tra un minimo di 5.000 euro e un massimo di 130.000 euro.
Dal 1° marzo al 5 maggio 2016, nella sezione “Servizi on line” del portale dell’Inail, le imprese avranno a disposizione una procedura informatica che consentirà loro di compilare la domanda di contributo con le modalità indicate negli Avvisi regionali.
“Gli incentivi Isi sono strumento di importanza strategica per il sostegno delle imprese italiane, e, in generale, per la politica economica e per il welfare del Paese – afferma il presidente dell’Inail, Massimo De Felice – L’azione diretta sulla prevenzione di infortuni e tecnopatie è, infatti, un obbligo a tutela del benessere sociale, ma anche fattore trainante la crescita e la competitività dell’imprenditoria. La forte partecipazione manifestata dalle aziende ci spinge a proseguire con grande convinzione lungo questo percorso, affiancando anche altre importanti azioni incentivanti come lo sconto del premio per prevenzione e il bando Fipit a favore delle micro e piccole imprese”.
“Destinare risorse importanti alle imprese per incentivare progetti di investimento mirati a migliorare le condizioni di salute e di sicurezza sul lavoro – sottolinea Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle politiche sociali – è una scelta che vuole favorire due obiettivi: uno di valore sociale, nel senso di promuovere una più compiuta realizzazione di un diritto dei lavoratori; e uno di carattere economico, in quanto condizioni di lavoro migliori possono far crescere la produttività. I buoni risultati finora conseguiti sono un incoraggiamento a proseguire sulla strada intrapresa”.