La Camera a maggioranza repubblicana dà il primo via libera al compromesso sul tetto dell’indebitamento. In serata l’intesa sarà ratificata dall’altro ramo del Congresso, controllato dai democratici. Perché l’accordo diventi legge, manca il voto del Senato che è atteso alle 18 (ora italiana, le 12 negli States) e la firma del presidente.
Il piano è stato approvato – al termine di una seduta fiume durata 11 ore – con 269 voti contro 161, con una nutrita pattuglia di oppositori sia democratici che repubblicani che si sono dissociati dall’indicazione dei partiti di votare sì.
Il voto definitivo deve arrivare entro oggi per evitare il default tecnico di Washington: per legge infatti gli Stati Uniti non posso spendere più di un determinato valore stabilito per legge e il Tesoro ha fatto sapere che quel tetto verrà raggiunto oggi. Senza il voto quindi, sin da domani, gli Stati Uniti sarebbero impossibilitati a pagare pensioni e stipendi, ripagare debiti o emettere nuovi titoli di stato. Con conseguenze disastrose per tutta l’economia mondiale.
Il piano prevede un aumento del tetto del debito di almeno 2.100 miliardi di dollari, associati a tagli della spesa di pari valore. Le misure verranno implementate in fasi successive e i settori a cui verranno ridotti i fondi saranno decisi da una commissione bicamerale entro novembre.
L’accordo (se sarà approvato) non scongiura il rischio di un downgrade, l’abbassamento della valutazione, del debito pubblico americano da parte delle agenzie di rating: l’ammontare della misura è decisamente inferiore ai 4.000 miliardi di dollari identificati da Standard & Poor’s per il mantenimento del rating AAA (il migliore). E l’impatto della misura sull’economia, già fragile, preoccupa.
“L’accordo è positivo per l’economia, evita altri danni” afferma il segretario al Tesoro, Timothy Geithner. Il presidente della Fed, Ben Bernanke, convoca una riunione del board per discutere di “politiche fiscali e di bilancio”. E secondo gli osservatori, nonostante l’accordo la Fed dovrà aiutare ancora l’economia. (FRN)

























