L’astensionismo preoccupa la Confindustria. Ad affermarlo e’ il presidente Vincenzo Boccia, che parlando delle amministrative afferma: “Preoccupa la vicenda dell’affluenza. Bisogna tornare a occuparsi di politica e di politica alta in questo paese. Noi lo faremo, come Confindustria, ed è un augurio che va fatto ai partiti e ai cittadini italiani”. Quanto a eventuali preferenze per i ballottaggi del 19 giugno, Boccia spiega che ‘’siamo equidistanti dai partiti, quindi non entriamo nel merito di chi vincerà. Non siamo preoccupati, in ogni caso: riteniamo che invece il paese, sotto tutti i suoi profili, debba costruire una grande attenzione alla crescita oltre che essere attento a debito e deficit”.
Confermato anche il ‘’si’’ al referendum costituzionale di ottobre, anche se la posizione ufficiale di viale dell’Astronomia sara’ decisa solo dal consiglio generale del 23 giugno. Nel frattempo, pero’, Boccia ricorda che “le riforme sono la strada obbligata per liberare il Paese dai veti e dai particolarismi che hanno contribuito a soffocarlo nell’immobilismo, e del resto fanno parte della storia e del Dna di Confindustria. Per questo dal 2010 ci battiamo per superare il bicameralismo perfetto e riformare il Titolo V della Costituzione: questi passaggi sono propedeutici alla governabilità, alla stabilità e alla costruzione di un Paese moderno”.
“Le riforme – ha quindi concluso Boccia- possono inaugurare una grande stagione della responsabilità, nella quale chi governa sceglie e prende decisioni, e il consenso si misura sui risultati”.