“Siamo dalla parte delle studentesse e degli studenti universitari che anche nella Capitale si mobilitano contro il caro affitti. Da un lato l’aumento dei costi legato all’inflazione, che ha fatto aumentare dell’8% il canone, dall’altro la speculazione dei privati”. Così, in una nota, la CGIL di Roma e del Lazio e la Flc CGIL di Roma e del Lazio. “E’ diventato sempre più difficile trovare alloggi a prezzi accettabili – continua la nota -. A questo si aggiunge anche l’aumento delle spese energetiche. Un tema che ovviamente non riguarda esclusivamente chi vive a Roma per ragioni di studio.
Roma ha quattro grandi sedi universitarie: Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre e Foro Italico. Università eccellenti, riconosciute a livello internazionale ma c’è un welfare studentesco che esclude tanti, a partire dai pendolari e dai fuori sede, e che impatta negativamente sulle carriere universitarie. La Capitale vive la contraddizione di avere i settori della conoscenza con un’offerta notevole ed elevata ma le condizioni per studiare nella città sempre più difficili e proibitive. Una contraddizione da affrontare e risolvere.
Per questo è importante la costituzione di un tavolo interistituzionale, perché è bene che una città sede di importanti e grandi università sia parte attiva nella costruzione di misure di contrasto al caro affitti e di sostegno al diritto allo studio universitario. Inoltre, occorre un serio impegno da parte della Regione Lazio sia nel rafforzamento del bando alloggi, che nell’investimento per nuove residenze universitarie pubbliche”.
tn