Le confederazioni sindacali Cgil Cisl Uil scendono in piazza per chiedere al governo e al parlamento di cambiare la legge di stabilità “per favorire la ripresa del paese”. Tra i punti avvertiti dai sindacati come prioritari, l’aumento delle detrazioni fiscali, la rivalutazione delle pensioni, risolvere il problema degli esodati, sbloccare i contratti pubblici, finanziare gli amortizzatori in deroga e i contratti di solidarietà.
Numerosi cortei hanno attraversato le vie di Torino, Napoli, Bari, Ancona, Lamezia Terme, Pescara. Piazze affollate a Milano, Cagliari, Firenze, Mestre, Trento, Aosta, Trieste. Assemblee partecipate a Potenza, Genova, Campobasso. A Palermo, Catania e Messina, con lo slogan ‘Cambiamo musica’, si sono esibite le orchestre dei principali teatri e istituzioni culturali che scontano il prezzo della crisi.
I segretari generali delle confederazioni Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti hanno partecipato al presidio che si è tenuto, nel corso della mattinata, davanti Montecitorio.
Per la Camusso servono risposte immediate per gli esodati, per i pensionati che attendo la rivalutazione delle pensioni, per i lavoratori delle aziende in crisi “che vedono assottigliarsi le risorse per gli ammortizzatori sociali”. Inoltre, suggerisce l’inserimento di una norma con un meccanismo certo per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente e sui redditi da pensione. “Servono risposte e servono adesso – ha avvertito il segretario generale – e se non ci saranno, torneremo presto nelle piazze”.