“I provvedimenti varati oggi dalla Bce con l’aumento del quantitative easing e l’azzeramento dei tassi sono davvero importanti anche se continuano ad essere le uniche misure messe in campo dall’ Europa per combattere la deflazione e la crisi economica”. Lo sottolinea il segreterio generale della Cisl, Annamaria Furlan.
“Va dato atto a Mario Draghi di essere tra i pochi a scommettere sullo sviluppo con una coraggiosa mossa di politica monetaria espansiva per sostenere l’economia reale – prosegue – ma tutto questo non basta. Occorre ora una scelta strategica dei Governi Europei per intraprendere la strada degli investimenti materiali ed immateriali, sospendendo la linea del rigore e dell’austerity del fiscal compact, riscrivendo lo statuto economico europeo ed avviando una politica fiscale comune in grado di sostenere i consumi. Il Governo italiano deve favorire il processo di costruzione di una Europa politica, ricercando le giuste alleanze internazionali, ma coinvolgendo anche le parti sociali nel percorso di riforme economiche e fiscali necessarie al nostro paese a sostenere i redditi dei lavoratori e dei pensionati, rilanciare gli investimenti pubblici e privati che rappresentano lo strumento vero e concreto per favorire l’occupazione dei giovani e la crescita complessiva della nostra ‘economia”.