Si è tenuta a Dobbiaco, Bolzano, le “Giornate della Montagna”, l’evento che il sindacato Fai Cisl ha organizzato per fare il punto sui lavori ambientali e sul sostengo alle aree montane. Al seminario di studi, hanno partecipato in tutto 16 speaker.
Ad aprire l’evento, il segretario generale Fai Cisl Onofrio Rota, che ha sottolineato le emergenze che riguardano il lavoro forestale e ha rilanciato le proposte del sindacato per la montagna. Per Rota, deve esserci una fiscalità differenziata per le persone e le imprese che vivono e operano nei territori montani, per contrastare lo spopolamento delle aree interne e l’abbandono delle terre.
La climatologa del Cnr Marina Baldi è intervenuta all’evento, ricordando alcuni dati: il 24% della superficie terrestre è ricoperto da montagne, ci vivono il 12% della popolazione mondiale, mentre un altro 14% vive in prossimità di queste aree. L’80% dell’acqua dolce sul pianeta è costituita dalle montagne, che custodiscono il 40% della biodiversità. Sono dunque una risorsa fondamentali, però, come individuato dall’Onu, sono tanti i problemi che ne mettono a rischio la salvaguardia, dai cambiamenti climatici alla povertà, dalla sicurezza alimentare alle disparità sociali. Per questo va incrementata la capacità di resilienza del sistema montagna.
Un altro contributo importante per capire le dinamiche delle aree montane, è arrivato dal geografo Antonio Ciaschi, docente alla Lumsa, che ha raccontato dello spopolamento delle zone rurali e le politiche per contrastarlo. In particolare, ha spiegato Ciaschi, bisogna rimarcare con più forza e riconoscere il ruolo delle comunità locali e sviluppare le competenze dei lavoratori.
Mauro Broll, Direttore della Ripartizione Foreste della Provincia Autonoma di Bolzano, si è soffermato sul bisogno di continuità degli interventi di manutenzione del territorio e di prevenzione del dissesto idrogeologico, mentre il Prof. Alberto Tamburini, docente all’Università della Montagna, ha tenuto un focus sulle criticità e potenzialità della zootecnia, comparto fortemente legato alla tutela della biodiversità ma al momento con poca propensione al ricambio generazionale.
L’artista Francesca Gallo, “l’artigiana che canta”, famosa per le sue fisarmoniche interamente costruite a mano, nella sua bottega trevigiana, ha testimoniato le sue ricerche per recuperare, con la musica e la manualità del suo mestiere, le storie popolari, le canzoni contadine, i canti degli emigranti italiani.
Non sono mancate le polemiche, rivolte alla politica, sulla gestione del sistema montagna: Enrico Petriccioli, segretario generale della Fondazione Montagne Italia e vicepresidente di FederBim, ha infatti sottolineato quanto sia “inadeguata la politica che non sa occuparsi delle specificità della montagna”.
Inoltre, due interventi hanno riguardato l’acquacoltura. Pier Antonio Salvador, Presidente Associazione Piscicoltori Italiani, ha ricordato le potenzialità del settore: “Per ogni lavoratore in acquacoltura – ha detto – se ne producono altri tre nella trasformazione”. Mentre Andrea Fabris ha condotto un approfondimento sulle ittiopatologie e l’acquacoltura in montagna.
Una testimonianza dal mondo delle imprese è giunta dal Mezzogiorno con l’intervento di Stefania Rota, vicepresidente del CdA del Salumificio San Vincenzo, un’eccellenza del Made in Italy agroalimentare che nasce tra le montagne dell’Aspromonte.
Giacomo Boninsegna, Scario della Magnifica Comunità di Fiemme, ha raccontato in dettaglio i danni causati dalla tempesta Vaia dell’anno scorso sul patrimonio forestale e lo stato attuale degli interventi di ripristino. A concludere l’evento, la testimonianza dell’imprenditrice agricola Agitu Idea Gudeta: giunta in Trentino dall’Etiopia, ha recuperato 11 ettari in abbandono in Val di Gresta e li ha valorizzati come pascolo incontaminato per il suo gregge di capre, oggi ne ha 180 e produce 15 tipi di formaggio e creme cosmetiche, oltre a diverse iniziative sociali, come quelle per l’inclusione dei rifugiati.
Sempre a Dobbiaco, la Fai ha tenuto anche la propria Conferenza Organizzativa, dove oltre al Segretario Onofrio Rota sono intervenuti Ludovico Ferro, della Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche, il sociologo Paolo Feltrin, il Prof. Aldo Carera, Presidente della Fondazione Giulio Pastore, il Presidente Inas Cisl, Gigi Petteni e la Presidente Caf Cisl, Giovanna Ventura, con le conclusioni affidate a Luigi Sbarra, Segretario generale aggiunto della Cisl.
E.G.