Via libera alla stabilizzazione con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato dei soci-lavoratori con l’obiettivo di porre un freno a contratti fittizi di associazione in partecipazione con apporto di lavoro.
La misura vale per il periodo compreso fra il primo giugno e il 30 settembre prossimo. Lo prevede un emendamento firmato da Rita Ghedini (Pd) al decreto lavoro approvato dall’Aula del Senato. La norma prevede che l’azienda goda dei benefici per la trasformazione a tempo indeterminato del contratto e il lavoratore rinunci al contenzioso pregresso.
La norma, ha spiegato Ghedini, “riguarda alcuni contenzioni molto ampi che vedevano un largo utilizzo fino all’abuso della associazione in partecipazione da parte delle imprese”.
Nella norma, c’è un vincolo sui licenziamenti successivi all’assunzione, le aziende possono recedere “nei sei mesi successivi alle assunzioni solo per giusta causa ovvero per giustificato motivo soggettivo”.
L’impresa che assume dovrà versare alla gestione separata il 5% della quota di contribuzione a carico degli associati “per i periodi di vigenza dei contratti di associazione in partecipazione e comunque per un periodo non superiore a sei mesi”. Con il versamento si estingono “gli illeciti, previsti dalle disposizioni in materia di versamenti contributivi, assicurativi e fiscali, anche connessi ad attività ispettiva già compiuta”.