Nel 2014 il numero di richiedenti asilo è aumentato del 45% nei Paesi industrializzati a causa dei conflitti in corso in Iraq e Siria che hanno creato “la peggior crisi umanitaria della nostra era”. E’ quanto ha riferito l’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr).
Nel 2014 sono state circa 866.000 le persone che hanno presentato domanda di asilo in 44 Paesi industrializzati, cifra che si avvicina a quella record registrata nel 1992, all’inizio della guerra in Bosnia-Erzegovina, quando furono circa 900.000 le richieste di asilo.
Il 60% delle domande si è concentrato in cinque Paesi: Germania (173.100), Stati Uniti (121.200), Turchia (87.800), Svezia (75.100) e Italia (63.700). A causa della guerra in corso da quattro anni in Siria, che ha causato oltre 215.000 morti e la fuga di 11,4 milioni di persone, i siriani rappresentano il primo gruppo per richieste di asilo, pari a 149.600, ossia il 166% in più rispetto al 2013. Dopo di loro ci sono gli afgani (59.500, +65%), i serbi e i kosovari (55.700, +61%) e gli eritrei (48.400, +117%), secondo i dati dell’Unhcr.
Nel 2014, le richieste di asilo nei 28 paesi dell’Unione europea sono aumentate del 44% (570.800).