Michel Barnier, commissario europeo per la politica regionale, ha comunicato che la Commissione europea ha approvato dieci programmi di riqualificazione urbana per altrettante città italiane (Carrara, Caserta, Crotone, Genova, Milano, Misterbianco, Mola di Bari, Pescara, Taranto e Torino). I programmi in questione sono stati adottati sulla base dell’iniziativa comunitaria URBAN II, che ha come obiettivo ‘la riqualificazione economica e sociale delle città e delle periferie in crisi, per la promozione di uno sviluppo urbano ecocompatibile’. Tra le priorità figurano la promozione delle nuove tecnologie, il miglioramento dell’ambiente economico, l’inserimento dei gruppi svantaggiati nel mercato del lavoro e lo sviluppo urbano. Di seguito il dettaglio per ciascuna città.
Carrara
Il programma riguarda una superficie di 28 km2, con 34.635 abitanti, lungo il fiume Carrione. Esso comprende il centro storico di Carrara, vari agglomerati periferici lungo il fiume (i cosiddetti ‘paesi a monte’) e Carrara Avenza, che è un sobborgo di Carrara nato nel XIX secolo e sviluppatosi dopo la seconda guerra mondiale. La zona soffre di gravi problemi sociali ed economici: disoccupazione (crisi industriale della fine degli anni ’80), problemi sociali (povertà ed emarginazione, popolazione anziana), edifici ed aree pubbliche in degrado nonché danni ambientali (attraversamento costante dell’area urbana di autocarri di trasporto del marmo).
Nonostante il declino dell’attività economica della lavorazione del marzo, l’estrazione e la commercializzazione di questa pietra presentano un considerevole potenziale di espansione e la regione possiede un eccellente know-how nel settore. Carrara possiede edifici e monumenti di notevole pregio ed il settore del turismo può svilupparsi maggiormente. Inoltre, Carrara vanta diverse associazioni culturali e ambientali e può contare su una rete dinamica di attività locali.
Il programma è incentrato sulle seguenti priorità.
· Utilizzazione molteplice del territorio e rilancio ecocompatibile per migliorare l’ambiente urbano: riqualificazione di infrastrutture e di spazi aperti per trasporti urbani più rispettosi dell’ambiente (contributo comunitario: 4,2 milioni di ¬ ).
· Imprenditoria, promozione del turismo e settore culturale: azioni di sostegno dell’artigianato, del commercio e del settore culturale, riabilitazione dell’eredità culturale e misure di promozione del settore turistico e culturale (contributo comunitario: 3,4 milioni di ¬ ).
· Definizione di una strategia antiemarginazione e antidiscriminazione: azioni di servizi di comunità, progetti di pari opportunità, di integrazione sociale e misure atte ad aiutare gruppi svantaggiati a reinserirsi nel mercato del lavoro (contributo comunitario: 0,6 milioni di ¬ ).
Caserta
Il programma riguarda una zona con una superficie di 3,37 km2 e 23.386 abitanti, che comprende borghi storici, quartieri periferici del 19° e 20° secolo, case popolari e siti industriali abbandonati. Confrontata a gravi problemi socioeconomici, questa zona è caratterizzata da aree industriali dismesse, disoccupazione, crimine, povertà, mancanza di pari opportunità, edifici e spazi pubblici in cattivo stato, palazzi popolari degradati e danni ambientali.
D’altro canto, questa zona dispone di aree verdi (borghi storici e la Reggia di Caserta) e il turismo e il patrimonio culturale offrono un notevole potenziale di crescita.
Il programma è incentrato sulle seguenti priorità.
· Utilizzazione mista del suolo, rilancio ecocompatibile volto a migliorare l’ambiente urbano: ripristino di edifici e delle strade antiche, conservazione del patrimonio culturale, misure per il trasporto integrato (contributo comunitario: 6,4 milioni di ¬ ).
· Imprenditorialità e patti per l’occupazione: sostegno all’economia locale, alle PMI e all’economia sociale (contributo comunitario: 3,1 milioni di ¬ ).
· Integrazione sociale e servizi sociali: sostegno alla formazione degli immigrati, creazione di organizzazioni a favore dell’integrazione sociale, sostegno al reinserimento dei gruppi svantaggiati sul mercato del lavoro e promozione delle pari opportunità (contributo comunitario: 1,2 milioni di ¬ ).
· Gestione e miglioramento delle risorse naturali: miglioramento dell’ambiente naturale (raccolta differenziata dei rifiuti) e creazione di un sistema di gestione dell’ambiente naturale (contributo comunitario: 2,6 milioni di ¬ ).
Crotone
Il programma riguarda una superficie di 8,4 km2, con 50.200 abitanti lungo la zona costiera. L’area è attraversata da arterie principali e dalla ferrovia e include zone industriali, aree di recente sviluppo urbanistico, una parte del centro storico e i quartieri lungo il fiume Esaro e la costa. La situazione è caratterizzata da gravi problemi di natura sociale ed economica: zone industriali dismesse (a seguito del declino del settore industriale), disoccupazione, criminalità, povertà, mancanza di pari opportunità, edifici e spazi pubblici fatiscenti e inquinamento ambientale.
Tuttavia, il vecchio insediamento di Kroton (700 AC) e l’importante sito archeologico-industriale (zona industriale dismessa risalente alla fine del XIX secolo) saranno riqualificati per diversificare le attività economiche e potenziare i settori archeologico e turistico.
Il programma è incentrato sulle seguenti priorità:
· Utilizzazione mista del territorio e rilancio ecocompatibile. I progetti da finanziare riguardano il ripristino delle zone contaminate, attività di mappatura sismica e misure di sicurezza, miglioramento dell’ambiente naturale (acqua, raccolta differenziata dei rifiuti), riqualificazione di edifici e spazi aperti e conservazione del patrimonio culturale (contributo comunitario: 11,9 milioni di ¬ ).
· Imprenditoria e patti per l’occupazione. Questi finanziamenti sono destinati alla creazione di piccole e medie imprese, al sostegno all’artigianato e al commercio, alla formazione, alla promozione del turismo e del patrimonio culturale e a misure per lo sviluppo del settore turistico (contributo comunitario: 2 milioni di ¬ ).
· Trasporti ecocompatibili. Le attività sono centrate sulla riorganizzazione del sistema di trasporto e su un sistema di controllo intelligente (contributo comunitario: 0,2 milioni di ¬ ).
Genova
Facendo seguito a un precedente intervento URBAN condotto a Genova, questo nuovo programma interessa il centro storico della città, un’area di 198 ettari, con 23.000 abitanti, delimitata dalla costa e dal porto antico. La zona del centro storico è segnata da gravi problemi di natura sociale ed economica: elevato tasso di immigrazione, disoccupazione, criminalità, edifici ed aree pubbliche in degrado, infrastrutture obsolete (in particolare per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti e la raccolta e il trattamento delle acque) e danni ambientali. D’altro canto, la zona si trova in prossimità dei principali servizi urbani e annovera una serie di edifici di valore storico di epoca medioevale e rinascimentale. Il settore turistico presenta un significativo potenziale di crescita.
Il programma è incentrato sulle seguenti tre aree prioritarie:
· Riqualificazione e rilancio urbanistico. Le azioni principali sono finalizzate a migliorare il tessuto urbano e prevedono la riqualificazione di edifici e spazi aperti (contributo comunitario: 4,8 milioni di ¬ ).
· Riqualificazione socioeconomica. Tra gli interventi principali figurano azioni di formazione, misure di promozione delle attività imprenditoriali e lo sviluppo della ‘new economy’ (contributo comunitario: 4,3 milioni di ¬ ).
· Ambiente. In quest’ambito le azioni principali riguardano il miglioramento dell’accesso ai trasporti pubblici e il trattamento e la raccolta differenziata dei rifiuti (contributo comunitario: 0,9 milioni di ¬ ).
Milano
Il programma riguarda una superficie di 12,05 km2 a nord-ovest di Milano, con una popolazione di 53 121 abitanti. La zona soffre di gravi problemi sociali ed economici: aree industriali abbandonate, disoccupazione, criminalità, povertà, edifici e spazi pubblici in degrado, grandi complessi di edilizia popolare in deterioramento e danni ambientali. L’area è circoscritta da un infrastruttura autostradale e ferroviaria internazionale, ma nonostante ciò le interconnessioni con il centro urbano e gli altri sobborghi periferici non sono agevoli. D’altro canto, i settori dei trasporti e dell’energia possiedono un considerevole potenziale di espansione e spazi verdi aperti. Per il miglioramento dell’ambiente fisico sono a disposizione anche monumenti storici.
Il programma intende far fronte a questi problemi sulla base di tre grandi piorità.
· Miglioramenti ecocompatibili dell’ambiente urbano. Le attività principali sono volte a migliorare l’ambiente fisico e comprendono la riqualificazione dell’eredità naturale e culturale e delle zone industriali abbandonate (contributo comunitario: 3,7 milioni di ¬ ).
· Imprenditorialità e patti per l’occupazione volti a creare iniziative sociali. Le azioni fondamentali comprendono la promozione di servizi di comunità e diverse misure intese ad aiutare i gruppi svantaggiati a reinserirsi nel mercato del lavoro (contributo comunitario: 1,6 milioni di ¬ ).
· Sistemi di trasporto intelligenti. Le azioni principali comprendono il miglioramento della base commerciale e dell’accesso ai trasporti pubblici (contributo comunitario: 4,7 milioni di ¬ ).
Misterbianco
Il programma riguarda l’area urbana del comune di Misterbianco e cioè una superficie di 8,42 km2 con 45.608 abitanti. Si tratta di una zona che soffre di gravi problemi economici e sociali: Forte disoccupazione di lungo periodo, criminalità, edifici e aree pubbliche in degrado, danni ambientali, carenza di ogni tipo di infrastrutture (acqua, elettricità, raccolta immondizie, fognature, strade). La maggior parte dell’area urbana si è sviluppata senza alcun piano regolatore.
La situazione è caratterizzata da quattro sobborghi geograficamente distinti: uno storico e gli altri tre sorti dopo la seconda guerra mondiale. Le zone tra gli agglomerati possono essere sistemate in aree verdi, riducendo così i problemi ambientali.
Si tenga presente, d’altro canto, che la zona è situata in prossimità di Catania.
Il programma è incentrato sulle seguenti priorità.
· Utilizzazione polivalente e riqualificazione ecocompatibile di zone industriali abbandonate – Finanziamento disponibile per la riqualificazione di edifici e spazi aperti, riqualificazione e potenziamento di reti di mobilità urbana (contributo comunitario: 2,3 milioni di ¬ .
· Ambiente naturale e trasporti – Azioni incentrate sulle infrastrutture ambientali (depurazione delle acque, raccolta rifiuti) e sul miglioramento del settore dei trasporti pubblici (contributo comunitario: 2,5 milioni di ¬ ).
· Infrastrutture per la coesione sociale – Finanziamenti per lo sviluppo dell’economia sociale, per il sostegno di servizi sociali e per la creazione di spazi di svago (contributo comunitario: 5,3 milioni di ¬ ).
· Servizi per l’attività imprenditoriale e l’occupazione locale – Sovvenzione di progetti volti al sostegno di servizi integrati per le piccole e medie imprese, attività artigianali e formazione destinata a gruppi svantaggiati per il reinserimento nel mercato del lavoro (contributo comunitario: 4 milioni di ¬ ).
Mola di Bari
Il programma riguarda l’area urbana che fa capo al Consiglio comunale di Mola di Bari, con 26.486 abitanti ed una superficie di 5 072 ettari. Questa zona è composta da tre quartieri storici geograficamente separati, due sulla costa e l’altro a metà collina. I quartieri si sono sviluppati in forma selvaggia nel secondo dopoguerra e soffrono di gravi problemi sociali ed economici: elevati tassi di disoccupazione a lungo termine, criminalità, spazi pubblici ed edifici fatiscenti, danni ambientali, assenza di qualsiasi tipo di infrastrutture (acqua, elettricità, raccolta dei rifiuti, fognature, strade).
D’altra parte la zona si trova a poca distanza da Bari, esistono lungo la costa numerosi spazi aperti che risultano disponibili alla riconversione in verde pubblico e i settori turistico e portuale dimostrano un significativo potenziale di crescita.
Il programma è incentrato sulle seguenti priorità.
· Utilizzazione molteplice del territorio e sviluppo sostenibile: sono disponibili finanziamenti per il risanamento di edifici e spazi aperti, per le infrastrutture ambientali (depurazione delle acque) e per la riqualificazione e il rilancio del patrimonio naturale e culturale (contributo comunitario: 5,2 milioni di ¬ ).
· Imprenditorialità, patti per l’occupazione e sviluppo economico: progetti miranti a sostenere le imprese piccole e medie e sviluppare i settori portuale e turistico e l’artigianato locale, creare servizi destinati a migliorare le attività turistiche e culturali (contributo comunitario: 2,1 milioni di ¬ ).
· Inclusione sociale e servizi sociali: saranno finanziati lo sviluppo dell’economia sociale e dei servizi sociali e la formazione destinata a contribuire al reinserimento di gruppi svantaggiati nel mercato del lavoro (contributo comunitario: 0,3 milioni di ¬ ).
· Sviluppo del potenziale delle tecnologie dell’informazione: progetti destinati a sostenere i servizi di interesse pubblico e per i cittadini (contributo comunitario: 0,4 milioni di ¬ ).
Pescara
Il programma interessa quartieri di Pescara situati lungo il fiume, con 21.769 abitanti ed una superficie di 5,48 km². Le infrastrutture ferroviarie, l’area aeroportuale e il fiume delimitano la zona di intervento URBAN, caratterizzata dalla presenza di numerosi caseggiati popolari e confrontata a gravi problemi di ordine sociale ed economico: zone industriali in degrado (5,5% della superficie urbana), edifici e spazi pubblici fatiscenti, danni ambientali, disoccupazione, povertà, elevati livelli di immigrazione e di esclusione sociale.
Risultano d’altra parte disponibili alla riconversione in aree verdi numerosi spazi aperti (ex siti industriali e lungofiume). La zona si trova nelle vicinanze del centro storico.
Il programma è destinato a misurarsi con questa situazione mettendo l’accento su quattro priorità principali.
· Miglioramento delle infrastrutture e degli spazi pubblici. Azioni chiave destinate a migliorare l’ambiente urbano (contributo comunitario: 2,4 milioni di ¬ ).
· Miglioramento dell’habitat naturale. Azioni chiave destinate a migliorare l’ambiente naturale (contributo comunitario: 0,7 milioni di ¬ ).
· Integrazione sociale. Tra le azioni chiave figurano la promozione dei servizi per la collettività, la formazione e varie misure finalizzate al reinserimento di gruppi svantaggiati nel mercato del lavoro (contributo comunitario: 0,7 milioni di ¬ ).
· Imprenditorialità e patti per l’occupazione. Fra le azioni chiave la promozione dell’imprenditorialità e lo sviluppo di spazi destinati alle attività economiche e commerciali (contributo comunitario: 0,8 milioni di ¬ ).
Taranto
Il programma riguarda una superficie di 509 ha con una popolazione di 47.400 abitanti insediati sulle sponde del golfo vicino a Taranto e sull’isola che sta di fronte. A motivo della situazione geografica della città, il settore dei trasporti urbani è fonte di crescenti problemi per l’ambiente e la circolazione. Una delle sponde del golfo è costituita da quartieri operai (Porta Napoli e Tamburi) vicini agli stabilimenti dell’industria siderurgica. Sull’altra sponda del golfo si trova un quartiere degradato del XIX secolo (Borgo) già sede di gran parte dei servizi. I quartieri in parola sono caratterizzati da una disoccupazione di lunga durata, da un livello elevato di criminalità, dalla povertà, dall’inquinamento atmosferico e del suolo nonché da una forte concentrazione di anziani e di immigrati. Tuttavia, grazie alla loro posizione potrebbero essere ristrutturati e diventare il ‘principale accesso alla città’ grazie all’attrattiva dell’ambiente naturale e a funzioni specializzate.
Il centro storico di Taranto (città vecchia, primo insediamento che risale a 700 a.C. sull’isola) è stato abbandonato dopo la seconda guerra mondiale. Il 70% degli edifici ha gravi problemi di stabilità. Si tratta di recuperare il centro storico.
Il programma è incentrato sulle seguenti priorità.
· Territorio adibito a molteplici usi e rilancio di uno sviluppo sostenibile: Si tratta soprattutto di ristrutturare edifici e spazi aperti di importanza storica nonché di favorire la formazione nel campo del restauro di edifici storici (contributo comunitario: 8,2 milioni di ¬ ).
· Imprenditoria, patti per l’occupazione e sviluppo economico: Sostegno e creazione di piccole e medie imprese, miglioramento dei settori del turismo e del commercio, aiuto per il reinserimento nel mondo del lavoro di fasce svantaggiate della popolazione, la formazione e i servizi integrati per promuovere la società dell’informazione potranno beneficiare di sovvenzioni nel quadro di questa priorità (contributo comunitario: 4 milioni di ¬ ).
· Sistemi di trasporto pubblico integrati ed ecocompatibili: I progetti riguardano lo sviluppo dei trasporti pubblici, la creazione di corridoi ecologici, piste ciclabili e pedonali, mobilità marittima o sviluppo della zona del porto (contributo comunitario: 1 milione di ¬ ).
· Miglioramento dell’ambiente: Sovvenzioni disponibili per il recupero di zone verdi urbane e la promozione del ricorso a fonti di energia rinnovabili e di un uso razionale dell’energia (contributo comunitario: 0,9 milioni di ¬ ).
Torino
Il programma riguarda la periferia sud di Torino che conta 24 843 abitanti su di una superficie di 2.135 km², vicino alla zona industriale FIAT ‘Mirafiori Nord’. La zona deve far fronte a gravi problemi sociali ed economici, disoccupazione, criminalità, povertà, scarso livello di educazione e formazione, edifici e spazi pubblici cadenti, alloggi sociali fatiscenti e degrado ambientale. Più arterie stradali, fonte di un forte inquinamento atmosferico ed acustico, attraversano questa zona.
D’altro canto esistono grandi spazi verdi e aperti. La zona ha una tradizione di forte partecipazione della comunità e la sua economia ha un considerevole potenziale di crescita.
Obiettivo del programma è di affrontare la situazione basandosi su tre priorità.
· Riqualificazione urbana ecocompatibile e miglioramenti dell’ambiente naturale. Le azioni fondamentali intendono migliorare l’ambiente urbano e naturale (contributo comunitario: 6,2 milioni di ¬ ).
· Formazione e infrastrutture per lo sviluppo economico. Le principali azioni mirano ad incentivare le attività economiche (contributo comunitario: 2,5 milioni di ¬ ).
· Sviluppo sociale e integrazione. Le principali azioni includono la promozione di servizi per la comunità, più misure intese a favorire la coesione sociale e a reinserire nel mercato del lavoro fasce svantaggiate della popolazione (contributo comunitario: 1,4 milioni di ¬ ).
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